I mercenari 3
The Expendables 3
Durata
126
Formato
Regista
Barney Ross (Sylvester Stallone) con una nuova squadra di mercenari va a liberare dalla prigione il vecchio collega Doc (Wesley Snipes) per coinvolgerlo in una missione contro alcuni signori della guerra in Somalia. A mettere loro i bastoni tra le ruote ci pensa il supercattivo Conrad Stonebanks (Mel Gibson) che spinge Barney a reclutare giovani leve per sconfiggere il nemico.
Terzo capitolo dell'operazione dedicata agli anziani testosteronici, I mercenari 3 è anche il meno riuscito, forse perché punta più sull'azione e meno sull'ironia, prendendosi un po' troppo sul serio. Certo, tra Stallone e compari non manca qualche battuta tagliente sull'età che avanza, ma mentre negli episodi precedenti il taglio era molto più smaccato, qui si punta più che altro a caricare la pellicola di inseguimenti ed esplosioni, fino alla nausea. Parco attori comunque molto fornito, con i muscolari Jason Statham e Dolph Lundgren (quasi immutato dai tempi di Rocky IV, 1985, e dal suo mitico «ti spiezzo in due») accanto al flaccido Arnold Schwarzenegger, che compare con parsimonia e non ha più il physique du role per scatenarsi. Oltre a loro, Harrison Ford, molto senile, nel ruolo di un tremolante agente CIA, e un esuberante Antonio Banderas nei panni dell'acrobatico Galgo. Il migliore in campo resta Mel Gibson, villain sfacciato e dalla lingua affilata. Terzo, e infruttuoso, cambio di regia: dopo il primo capitolo direttamente affidato a Stallone e il secondo a Simon West, il comando passa al quasi esordiente Patrick Hughes. Cameo di Jet Li.
Terzo capitolo dell'operazione dedicata agli anziani testosteronici, I mercenari 3 è anche il meno riuscito, forse perché punta più sull'azione e meno sull'ironia, prendendosi un po' troppo sul serio. Certo, tra Stallone e compari non manca qualche battuta tagliente sull'età che avanza, ma mentre negli episodi precedenti il taglio era molto più smaccato, qui si punta più che altro a caricare la pellicola di inseguimenti ed esplosioni, fino alla nausea. Parco attori comunque molto fornito, con i muscolari Jason Statham e Dolph Lundgren (quasi immutato dai tempi di Rocky IV, 1985, e dal suo mitico «ti spiezzo in due») accanto al flaccido Arnold Schwarzenegger, che compare con parsimonia e non ha più il physique du role per scatenarsi. Oltre a loro, Harrison Ford, molto senile, nel ruolo di un tremolante agente CIA, e un esuberante Antonio Banderas nei panni dell'acrobatico Galgo. Il migliore in campo resta Mel Gibson, villain sfacciato e dalla lingua affilata. Terzo, e infruttuoso, cambio di regia: dopo il primo capitolo direttamente affidato a Stallone e il secondo a Simon West, il comando passa al quasi esordiente Patrick Hughes. Cameo di Jet Li.