Metropolis
Metoroporisu
Durata
108
Formato
Regista
Nella città-stato di Metropolis, dove robot e umani hanno una convivenza difficile, il Duca Red, fondatore di un partito fascista, costruisce una torre chiamata Ziggurat come simbolo del proprio potere. Sul trono vuole mettere Tima, robot umanoide che ricalca fisicamente sua figlia prematuramente scomparsa e costruito da uno scienziato pazzo, il dottor Laughton, senza l'approvazione di Rock, figlio adottivo di Red. Nel frattempo, Shunsaku Ban, un investigatore giapponese, accompagnato dal robot Pero e da suo nipote Kenichi, è a Metropolis alla ricerca del dottor Laughton.
Tratto da un manga di Osamu Tezuka liberamente ispirato, a sua volta, al film omonimo (1927) di Fritz Lang, Metropolis è il nono lungometraggio animato diretto da RintarÅ, classe '41, e probabilmente il suo più riuscito in assoluto. La sceneggiatura di Katsuhiro ÅŒtomo ha più riferimenti al film di Lang rispetto al fumetto d'origine, riuscendo comunque a destreggiarsi in maniera fluida e personale tra le varie sottotrame che convergono in un finale prima esplosivo, con in sottofondo I can't stop loving you di Don Gibson, poi agrodolce. Attraverso una strana ma sensata fusione di disegni a mano e grafica computerizzata, RintarÅ costruisce un'animazione di enorme suggestione, accompagnata da atmosfere noir e distopiche. Con una galleria di protagonisti dal disegno caratteriale raffinatissimo (su tutti il robot Fifi) Metropolis rappresenta uno tra gli anime di fantascienza più originali d'inizio nuovo millennio, non sempre coerente nella struttura narrativa, ma forte di un'identità politica ben definita. Affascinante, magnetico e valorizzato dalla notevole colonna sonora, principalmente blues, di Toshiyuki Honda.
Tratto da un manga di Osamu Tezuka liberamente ispirato, a sua volta, al film omonimo (1927) di Fritz Lang, Metropolis è il nono lungometraggio animato diretto da RintarÅ, classe '41, e probabilmente il suo più riuscito in assoluto. La sceneggiatura di Katsuhiro ÅŒtomo ha più riferimenti al film di Lang rispetto al fumetto d'origine, riuscendo comunque a destreggiarsi in maniera fluida e personale tra le varie sottotrame che convergono in un finale prima esplosivo, con in sottofondo I can't stop loving you di Don Gibson, poi agrodolce. Attraverso una strana ma sensata fusione di disegni a mano e grafica computerizzata, RintarÅ costruisce un'animazione di enorme suggestione, accompagnata da atmosfere noir e distopiche. Con una galleria di protagonisti dal disegno caratteriale raffinatissimo (su tutti il robot Fifi) Metropolis rappresenta uno tra gli anime di fantascienza più originali d'inizio nuovo millennio, non sempre coerente nella struttura narrativa, ma forte di un'identità politica ben definita. Affascinante, magnetico e valorizzato dalla notevole colonna sonora, principalmente blues, di Toshiyuki Honda.