Su una spiaggia, Morag (Geraldine Chaplin) trova il corpo senza vita di Shane e medita vendetta. Shane è stato ucciso da Giulia (Bernadette Lafont), che capeggia una ciurma di pirati stabilitisi nel castello dell'isola.

Rivette prosegue imperterrito con le sue cosiddette Scene di vita parallela ma intensifica, se possibile, la sensazione di compiaciuta vanità del suo cinema, che in questa circostanza appare ben maggiore rispetto ai film precedenti e contribuisce a rendere Noroît un'opera ancora più autistica, astratta e scarnificata. Tale lavoro di sottrazione è stato ritenuto da molti, che vi hanno ravvisato una castità più carica di senso, un pregio a favore del film, ma è in realtà il suo più grande limite e ciò che più di ogni altra cosa gli impedisce di mantenere il livello d'interesse, che pure era piuttosto alterno, dei lungometraggi precedenti. Un'operazione imbalsamata e artefatta, preda dei suoi stessi irrigidimenti e incapace di stabilire delle connessioni dialettiche e delle progressioni di qualsiasi tipo all'interno del suo tessuto narrativo. Un deragliamento fuori controllo della poetica di Rivette, dal quale sono da trarre in salvo sono le interpretazioni, che indurrà il regista ad abbandonare il ciclo intrapreso, che sarebbe dovuto andare avanti con altri film, e a buttarsi su altro, per poi riprenderlo solo agli inizi degli anni Duemila.
Lascia un tuo commento

Dello stesso regista

Potrebbero interessarti anche

Corsi

Sei un appassionato di cinema?
Non perderti i nostri corsi lorem ipsum dolor


Sei un’azienda, un museo o una scuola?
Abbiamo studiato per te lorem ipsum dolor

Con il tuo account puoi:

Votare i tuoi film preferiti

Commentare i film

Proporre una recensione

Acquistare i nostri corsi

Guardare i webinar gratuiti

Personalizzare la tua navigazione

Filtri - Cerca un Film

Attori
Registi
Genere
Paese
Anno
Cancella
Applica