La mia vita a stelle e strisce
Durata
110
Formato
Regista
Lando (Massimo Ceccherini) è un agricoltore toscano, la cui vita scorre tranquilla fino all'arrivo della zia (Manuela Magherini) dall'America, dove era emigrata con la famiglia a seguito: il marito (Cyrus Elias), il nipote Nicholas (James Holly) e la provocante figlia Wendy (Victoria Silvstedt). Le loro abitudini metteranno a dura prova la pazienza di Lando.
Per il suo terzo lungometraggio da regista, Massimo Ceccherini punta sul sicuro e prova a declinare il soggetto de Il ciclone (1996) in salsa antiamericana, rimpiazzando Lorena Forteza con la procace Victoria Silvstedt. Le critiche al sistema statunitense non vanno oltre i più triti luoghi comuni e si risolvono presto in un improbabile, ma inevitabile happy ending, perdendo l'opportunità di sfogare lo spirito corrosivo del comico toscano in modo più proficuo. Le volgarità sono ridotte al minimo sindacabile e si coglie una diffusa malinconia nei discorsi del protagonista, ma questo non basta a rinnovare una confezione fiacca e abusata.
Per il suo terzo lungometraggio da regista, Massimo Ceccherini punta sul sicuro e prova a declinare il soggetto de Il ciclone (1996) in salsa antiamericana, rimpiazzando Lorena Forteza con la procace Victoria Silvstedt. Le critiche al sistema statunitense non vanno oltre i più triti luoghi comuni e si risolvono presto in un improbabile, ma inevitabile happy ending, perdendo l'opportunità di sfogare lo spirito corrosivo del comico toscano in modo più proficuo. Le volgarità sono ridotte al minimo sindacabile e si coglie una diffusa malinconia nei discorsi del protagonista, ma questo non basta a rinnovare una confezione fiacca e abusata.