Monty Python e il Sacro Graal
Monty Python and the Holy Grail
Durata
91
Formato
Regista
1100 d.C. Re Artù (Graham Chapman), cavaliere senza cavallo, va alla ricerca del Santo Graal insieme a Lancillotto (John Cleese) e altri valorosi avventurieri: li aspetteranno peripezie di ogni tipo.
Primo vero e proprio lungometraggio del celebre collettivo comico Monty Python, attivo dal 1969 nella televisione inglese e che, già nel 1971, aveva portato al cinema una serie di sketch raccolti in E... ora qualcosa di completamente diverso. Nonostante un soggetto svolto in 90 minuti abbondanti, il canovaccio televisivo, fatto di ruvidi episodi a sé stanti e innesti esterni spesso animati, si sente ancora. A ogni modo, l'umorismo nonsense, i cortocircuiti storico-temporali, le baracconate surreali di Terry Gilliam e, soprattutto, la satira al vetriolo su temi delicati (qui, in particolare, viene preso di mira il Welfare State inglese pre-thatcheriano, descritto come invadente, corrotto e asfissiante) sono visibili con chiarezza, anche se diverranno più affilati e graffianti nelle opere future. Graham Chapman, John Cleese e Terry Gilliam interpretano, all'incirca, tre o quattro ruoli a testa. Insostenibile il doppiaggio italiano, che altera il senso delle battute modellandole sugli stereotipi dialettali nostrani.
Primo vero e proprio lungometraggio del celebre collettivo comico Monty Python, attivo dal 1969 nella televisione inglese e che, già nel 1971, aveva portato al cinema una serie di sketch raccolti in E... ora qualcosa di completamente diverso. Nonostante un soggetto svolto in 90 minuti abbondanti, il canovaccio televisivo, fatto di ruvidi episodi a sé stanti e innesti esterni spesso animati, si sente ancora. A ogni modo, l'umorismo nonsense, i cortocircuiti storico-temporali, le baracconate surreali di Terry Gilliam e, soprattutto, la satira al vetriolo su temi delicati (qui, in particolare, viene preso di mira il Welfare State inglese pre-thatcheriano, descritto come invadente, corrotto e asfissiante) sono visibili con chiarezza, anche se diverranno più affilati e graffianti nelle opere future. Graham Chapman, John Cleese e Terry Gilliam interpretano, all'incirca, tre o quattro ruoli a testa. Insostenibile il doppiaggio italiano, che altera il senso delle battute modellandole sugli stereotipi dialettali nostrani.