L'anziano Lazarescu (Ion Fiscuteanu) si sente male e viene portato da un'ambulanza in un ospedale; poi in un altro, e poi in un altro ancora, per tutta la notte, mentre le sue condizioni peggiorano.

Apologo cinico e sarcastico, beffardamente amaro, che racconta una storia (sulla carta) comune, ovvia e quotidiana, trasformandola in un incubo quasi kafkiano, che il naturalismo stilistico (fotografia monocorde, macchina da presa per lo più fissa con i movimenti ridotti allo stretto necessario) rende ancora più inquietante; come in un film di Marco Ferreri, con cui Cristi Puiu mostra di avere in comune almeno la lucidità critica e il sarcasmo. Forse troppo prolisso e a tratti ripetitivo, tanto da diventare alla lunga un po' didascalico nella sua riflessione, è comunque uno dei tanti esempi della buona salute del cinema rumeno d'inizio secolo: è imparentato infatti ad altre rappresentazioni feroci e stralunate prodotte in quel paese, a partire dal cult A Est di Bucarest (Corneliu Poromboiu, 2006), con il quale condivide lo stesso cinismo di fondo. Alla più immediata e facile satira di costume, preferisce seguire le strade del grottesco e del paradosso: scelta che si rivela efficace, soprattutto con il passare dei minuti. Da vedere.
Lascia un tuo commento

Dello stesso regista

Potrebbero interessarti anche

Corsi

Sei un appassionato di cinema?
Non perderti i nostri corsi lorem ipsum dolor


Sei un’azienda, un museo o una scuola?
Abbiamo studiato per te lorem ipsum dolor

Con il tuo account puoi:

Votare i tuoi film preferiti

Commentare i film

Proporre una recensione

Acquistare i nostri corsi

Guardare i webinar gratuiti

Personalizzare la tua navigazione

Filtri - Cerca un Film

Attori
Registi
Genere
Paese
Anno
Cancella
Applica