Woman and Child
Zan va bache
Durata
131
Formato
Regista
Mahnaz (Parinaz Izadyar), un'infermiera vedova quarantenne, è alle prese con il figlio ribelle Aliyar (Sinan Mohebi), sospeso da scuola. Quando una tragedia devasta gli equilibri famigliari, la donna sarà costretta ad affrontare il tradimento e la perdita, e a intraprendere una ricerca di giustizia.
Attento osservatore della condizione femminile e delle disparità sociali nella sua terra di origine, Saeed Roustaee, classe 1989, mette in scena un dramma costruito sui rapporti, più o meno tesi, tra diversi personaggi, ciascuno dei quali è mosso da un proprio istinto "di sopravvivenza". A tre anni di distanza da Leila e i suoi fratelli (2022), il regista e sceneggiatore persiano si concentra sul ruolo della donna in un Iran dominato dal patriarcato, trovando le intuizioni migliori quando l'attenzione si concentra sulla caratterizzazione di Aliyar, adolescente insofferente schiacciato dalla pressione di una società che lascia pochissime vie di fuga. La tensione narrativa è perfettamente dosata, in un'opera che sembra prendere come modello i complessi ritratti di Asghar Farhadi, uno degli autori di punta non solo del panorama iraniano. L'eccesso di sottotrame, però, pesa non poco, soprattutto nella seconda parte del film, ma lo sguardo di Roustaee permette di vivere i traumi della protagonista in maniera sentita e vibrante: la storia della protagonista è una vicenda individuale dal sapore universale, capace di raccontare molte sfaccettature della società iraniana. Notevole la direzione degli attori, mentre risulta un po' più ordinaria la regia, soprattutto quando tende a ripetere soluzioni fin troppo didascaliche. Presentato in concorso al Festival di Cannes.