La vita di Travis (Malcolm McDowell) è decisamente curiosa: da venditore di caffè, inizierà una serie di bizzarre attività molto diverse l'una dell'altra. In ultimo, sarà addirittura un attore.



È forse l'opera più surreale, estrema e sperimentale firmata Lindsay Anderson, maestro del free cinema inglese e autore del cult Io sono un campione del 1963. Dividendo la pellicola in vari capitoli, e utilizzando costantemente i salti temporali, il regista firma un'operazione piuttosto unica nel suo genere, satirica e fin sarcastica nei confronti della cultura britannica e di quella occidentale in generale. Il protagonista è un mezzo per analizzare usi, costumi e assurdità del capitalismo moderno, messo alla berlina da una sceneggiatura, confusa ma tagliente, firmata David Sherwin. Troppo lungo e macchinoso per poter convincere fino in fondo, ma è un film che non può e non deve lasciare indifferenti. Bella prova di McDowell, nuovamente nei panni dell'immaginario Mick Travis dopo Se... del 1969.
Lascia un tuo commento

Dello stesso regista

Potrebbero interessarti anche

Corsi

Sei un appassionato di cinema?
Non perderti i nostri corsi lorem ipsum dolor


Sei un’azienda, un museo o una scuola?
Abbiamo studiato per te lorem ipsum dolor

Con il tuo account puoi:

Votare i tuoi film preferiti

Commentare i film

Proporre una recensione

Acquistare i nostri corsi

Guardare i webinar gratuiti

Personalizzare la tua navigazione

Filtri - Cerca un Film

Attori
Registi
Genere
Paese
Anno
Cancella
Applica