Le balene d'agosto

Libby (Bette Davis) e Sarah (Lillian Gish), due anziane sorelle, hanno caratteri opposti, ma sono unite dalla nostalgia per il tempo passato. Vivono da sole in una casa vicino al mare, in un luogo dove tanti anni prima avevano assistito al passaggio delle mitiche “balene d'agosto”.

Pellicola decisamente lontana dai canoni del combattivo regista Lindsay Anderson (Se… del 1968) che, in questo caso, dà vita a un prodotto nostalgico, in grado di omaggiare tre grandi divi del cinema del passato: Bette Davis, Lillian Gish e Vincent Price, nei panni di un elegante amico delle due sorelle. La vicenda è incentrata, soprattutto, sui ricordi di un tempo che fu, ma c'è anche una riflessione sulla vecchiaia e la dipendenza reciproca: entrambe vedove, le due donne non possono fare a meno l'una dell'altra. Libby è burbera e scorbutica, come nella tradizione di tanti memorabili personaggi interpretati da Bette Davis in passato; Sarah, invece, è generosa e finisce per fare da infermiera alla sorella cieca. Il risultato soffre di alcuni passaggi forzati o didascalici, ma riesce a coinvolgere sinceramente e, con la giusta predisposizione d'animo, può anche emozionare. Tratto da un romanzo di David Berry.