One Day in September

A Monaco di Baviera, il 5 settembre 1972, i giochi della XX Olimpiade vengono sconvolti dalla strage compiuta da un commando dell'organizzazione palestinese nota come Settembre Nero. La vicenda comportò il sequestro e l'uccisione di ben undici atleti israeliani.

Alternando immagini d'epoca, interviste a familiari e conoscenti delle vittime e indagando sull'unico degli attentatori scampato alla furia di Israele, Kevin MacDonald racconta con ritmo e stile incalzante un fatto di cronaca che è (forse) all'origine di molto sangue nel conflitto israelo-palestinese attivo tutt'oggi, e che nel documentario rivive con la stessa tensione di un'opera di genere. Il film si concentra solo sui fatti di quel giorno, lasciando scoperto il racconto della risposta del Mossad nota come “Operazione collera di Dio”, che sarà invece materia di finzione in Munich (2005) di Steven Spielberg. MacDonald affronta la realtà storica senza facili semplificazioni, e senza risparmiare immagini crude che hanno anche il coraggio di sollevare critiche nei confronti di un Comitato olimpico non esente da colpe in termini di misure di sicurezza e deciso a continuare le gare nonostante la tragedia. In particolare l'indagine della pellicola si focalizza sull'operato delle forze dell'ordine, le quali, probabilmente, avrebbero potuto sventare il massacro. Da vedere. Vincitore dell'Oscar come miglior documentario del 2000.