Palle in canna

In seguito all'omicidio della collega York (Whoopi Goldberg), al sergente Wes Luger (Samuel L. Jackson) viene affiancato Jack Colt (Emilio Estevez), poliziotto inquieto e imprevedibile. La coppia, non esattamente ben assortita e convenzionale, dovrà indagare su un losco traffico di droga: rocambolesche disavventure all'orizzonte.

Gene Quintano tenta di imitare i più disinvolti Jom Abrahams, David e Jerry Zucker (sovrani indiscussi della comicità demenziale tra gli anni Ottanta e l'inizio dei Novanta) confezionando un'impacciata commediola che parodizza, tra gli altri, Arma letale (Richard Donner, 1987), sul quale si basa l'esile traccia narrativa. Ben poco da aggiungere: la sceneggiatura, firmata dal regista con Don Holley, è inesistente, il che non sarebbe così esecrabile (considerando il genere di riferimento), se non fosse che le battute sono talmente stantìe ed elementari da risultare deprimenti («Io e mia moglie non abbiamo rapporti da due anni, e ho una figlia di sei mesi»; «Stai diventando troppo sospettoso, è questo lavoro che ci rovina!»). Poche risate e molta noia; il cast eterogeneo e divertito, in ogni caso, suscita qualche vago interesse. Charlie Sheen (fratello di Emilio Estevez) è Valet, F. Murray Abraham è Harold Leacher, Tim Curry è Mr. Jigsaw.