Il pasto nudo
Naked Lunch
Durata
115
Formato
Regista
William Lee (Peter Weller), disinfestatore con ambizioni di scrittore, è perseguitato da orribili visioni che lo spingono ad uccidere la consorte (Judy Davis) e a farsi coinvolgere in un immaginario complotto ordito dall'organizzazione aliena Interzone Incorporated.
Difficile riassumere la trama de Il pasto nudo, ambiziosa opera firmata da David Cronenberg e tratta dall'omonimo romanzo di William S. Burroughs, maestro della beat generation: le deliranti pagine dello scrittore impastano autobiografia e allucinazioni, in riferimento al “periodo messicano” vissuto dall'autore statunitense in seguito ad alcuni eventi traumatici (l'assassinio della moglie Joan Vollmer sotto l'effetto di droghe e la conseguente fuga a Tangeri, dove completò il suo capolavoro). Cronenberg, a suo agio in materia di trasposizioni dalla letteratura, adatta degnamente un libro impossibile da filmare, immergendosi in maestosi e affascinanti deliri che ben combinano con la sua poetica registica. Non un film su una vicenda, bensì sulla genesi di un'opera letteraria, sulla scrittura come atto creativo. Il risultato è anomalo e spiazzante, decisamente non per tutti i gusti: ma, se ci si lascia trasportare dal flusso allucinatorio di immagini simboliche e destabilizzanti, si riuscirà a percepire il valore di un film volutamente imperfetto. Ian Holm (Tom Frost), Nicholas Campbell (Hank) e Michael Zelniker (Martin) simboleggiano rispettivamente Paul Bowles, Allen Ginsberg e Jack Kerouac.