Pellegrini
Piligrimai
Durata
92
Formato
Regista
Vilnius, Lituania; Indre e Paulius sono la fidanzata ed il fratello di Matas, un giovane barbaramente ucciso pochi anni prima. I due si ritrovano ed assieme rivivono situazioni e ripercorrono i luoghi della tragedia che li ha coinvolti, alla ricerca di testimoni e spiegazioni: partono dall’aeroporto, si spostano nel locale dove è iniziato il litigio, si fingono acquirenti della villetta dove la vittima è stata tenuta prigioniera per alcune ore, comprano l’auto utilizzata per trasportarla e finiscono per immergersi in lacrime nel canale dove era stato gettato il corpo.
Il regista Laurynas Bareisa accompagna lo spettatore in un’indagine personale ed ossessiva, un cold case dove non c’è più nulla da scoprire. La giustizia ha già fatto il suo corso da tempo: il colpevole è stato arrestato e condannato (e nel frattempo è anche morto in carcere), i suoi familiari vivono con rabbioso imbarazzo il proprio coinvolgimento in questo crimine, i pochi testimoni non ricordano, erano distratti, ubriachi, credevano che fosse solo uno scherzo pesante. Malgrado l'ostilità incontrata, i due “pellegrini” proseguono nel loro percorso geografico e spirituale, tra paesaggi anonimi e periferici con un atteggiamento apparentemente contrastante, di gelido distacco lei e di irritante ostinazione lui, ma con un intento comune, quello di elaborare un lutto tanto più incomprensibile ed inaccettabile quando componendo i vari elementi sembra emergere sempre più chiaramente che si sia trattato solo di una banale rissa da bar. Da sottolineare la totale assenza di accompagnamento musicale in un film dove tanti suoni ambientali si alternano a lunghi silenzi. Vincitore della sezione Orizzonti del Festival di Venezia 2021.
Il regista Laurynas Bareisa accompagna lo spettatore in un’indagine personale ed ossessiva, un cold case dove non c’è più nulla da scoprire. La giustizia ha già fatto il suo corso da tempo: il colpevole è stato arrestato e condannato (e nel frattempo è anche morto in carcere), i suoi familiari vivono con rabbioso imbarazzo il proprio coinvolgimento in questo crimine, i pochi testimoni non ricordano, erano distratti, ubriachi, credevano che fosse solo uno scherzo pesante. Malgrado l'ostilità incontrata, i due “pellegrini” proseguono nel loro percorso geografico e spirituale, tra paesaggi anonimi e periferici con un atteggiamento apparentemente contrastante, di gelido distacco lei e di irritante ostinazione lui, ma con un intento comune, quello di elaborare un lutto tanto più incomprensibile ed inaccettabile quando componendo i vari elementi sembra emergere sempre più chiaramente che si sia trattato solo di una banale rissa da bar. Da sottolineare la totale assenza di accompagnamento musicale in un film dove tanti suoni ambientali si alternano a lunghi silenzi. Vincitore della sezione Orizzonti del Festival di Venezia 2021.