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Goodbye Mr. Holland
Mr. Holland's Opus
Durata
137
Formato
Regista
L’aspirante compositore Glenn Holland (Richard Dreyfuss) si ritrova per necessità ad insegnare in un liceo di provincia, si innamorerà della professione di insegnante e riuscirà a trasmettere la passione per la musica ed a ispirare i suoi studenti. Mentre farà difficoltà a creare un rapporto con suo figlio Cole (Joseph Anderson). Intanto l’America sta cambiando: si susseguono importanti fatti storici che si intrecciano con la vita di Mr Holland.
Il film tratto da una storia vera, rimanda a L’attimo fuggente, senza però averne la freschezza e l’innovazione. Il bel ruolo di Glenn Holland, insegnate dedito al suo lavoro, a suoi studenti e alle “cause perse”, trova un Richard Dreyfuss particolarmente ispirato e bravo, ma il film purtroppo calca troppo la mano sull’emozione e la commozione facile. Il susseguirsi del tempo e delle vicissitudini storiche (con l’uso di materiale di repertorio) viene semplificato, rendendo poco i fatti storici per chi non li ha vissuti, così come i rapporti famigliari e con gli studenti. Il film rimane incentrato sul suo protagonista e perde la possibilità di diventare più corale, alla fine ci chiediamo davvero che frutti hanno dato gli insegnamenti di Mr. Holland. Rimane però l’idea centrale dell’istruzione come trasmissione di passione e non solo come mera trasmissione di conoscenze, e l’arte come baluardo contro l’omologazione e l’ignoranza. Il messaggio riesce a passare e ad emozionare ancora. I pregi del film (oltre all’interpretazione del protagonista) sono una storia solida, ben sceneggiata e un’ottima colonna sonora giustamente pensata per un film dove la musica è così centrale. Il compositore della colonna sonora Michael Kamen vinse il Grammy come miglior compositore nel 1997. Il film è stato accolto positivamente da pubblico e dalla critica. Vanno menzionati un bel tributo a John Lennon e nel cast un giovanissimo William H. Macy nel ruolo del vice-preside antagonista di Mr. Holland.
Il film tratto da una storia vera, rimanda a L’attimo fuggente, senza però averne la freschezza e l’innovazione. Il bel ruolo di Glenn Holland, insegnate dedito al suo lavoro, a suoi studenti e alle “cause perse”, trova un Richard Dreyfuss particolarmente ispirato e bravo, ma il film purtroppo calca troppo la mano sull’emozione e la commozione facile. Il susseguirsi del tempo e delle vicissitudini storiche (con l’uso di materiale di repertorio) viene semplificato, rendendo poco i fatti storici per chi non li ha vissuti, così come i rapporti famigliari e con gli studenti. Il film rimane incentrato sul suo protagonista e perde la possibilità di diventare più corale, alla fine ci chiediamo davvero che frutti hanno dato gli insegnamenti di Mr. Holland. Rimane però l’idea centrale dell’istruzione come trasmissione di passione e non solo come mera trasmissione di conoscenze, e l’arte come baluardo contro l’omologazione e l’ignoranza. Il messaggio riesce a passare e ad emozionare ancora. I pregi del film (oltre all’interpretazione del protagonista) sono una storia solida, ben sceneggiata e un’ottima colonna sonora giustamente pensata per un film dove la musica è così centrale. Il compositore della colonna sonora Michael Kamen vinse il Grammy come miglior compositore nel 1997. Il film è stato accolto positivamente da pubblico e dalla critica. Vanno menzionati un bel tributo a John Lennon e nel cast un giovanissimo William H. Macy nel ruolo del vice-preside antagonista di Mr. Holland.
