Pelo malo

Junior (Samuel Lange Zambrano) ha solo nove anni ma è già ossessionato dai suoi capelli ricci: faticosamente, tenta di lisciarli con i metodi più ingegnosi per somigliare a una pop star nell'annuale foto scolastica. La madre (Samantha Castillo), però, la pensa in maniera diversa.

C'è molta (e, forse, troppa) carne al fuoco nell'opera terza della venezuelana Mariana Rondón: il tema dell'identità sessuale; dell'apparire diversi da come si è in realtà; della povertà e della disoccupazione; dei rapporti madre-figlio. Pelo malo è un toccante racconto di formazione che ha come sfondo la Caracas contemporanea, contrassegnata da indifferenza e soprusi. Soltanto in piccola parte penalizzato da una scrittura a tratti superficiale, il film colpisce per l'originalità e l'invidiabile delicatezza di fondo. La Rondón rivela una buona mano, trattando situazioni complicate col giusto garbo. Notevole prova del piccolo Samuel Lange Zambrano. Presentato in concorso al Torino Film Festival, dove si è aggiudicato il premio per la miglior sceneggiatura (Mariana Rondón) e per la migliore attrice (Samantha Castillo). Concha de Oro al Festival di San Sebastián 2013.