Dopo una serie di strani eventi, un uomo entra in un teatro e si trasforma in una marionetta. Incapace di distinguere tra vita quotidiana e allucinazione teatrale, si trova a rivivere il celebre mito di Faust.

Approdando a uno dei miti più importanti dell'occidente, Jan Švankmajer trasforma Faust in un impiegato che trova la sua stessa condanna nel crudelissimo meccanismo della reiterazione. Il film si configura come una superba riflessione sulla forma circolare del mondo e della sua rappresentazione: un sarcastico “eterno ritorno” che il maestro dell'animazione ceca ha più volte sviluppato nel corso della sua carriera, cortometraggi compresi. Goethe si mescola così con Nietzsche e le sue celebre riflessioni filosofiche contenute ne La gaia scienza. Con Faust, Švankmajer ha firmato una delle sue opere più sottovalutate e pessimiste, percorsa da quelle invisibili linee di demarcazione che suddividono realtà e fantasia, vita quotidiana e teatro. Il mito, in preda a una psicosi tutta surrealista, si trova inevitabilmente scisso: il teatro diviene allora il germe stesso della sua contaminazione. Presentato al Festival di Cannes.
Lascia un tuo commento

Dello stesso regista

Potrebbero interessarti anche

Corsi

Sei un appassionato di cinema?
Non perderti i nostri corsi lorem ipsum dolor


Sei un’azienda, un museo o una scuola?
Abbiamo studiato per te lorem ipsum dolor

Con il tuo account puoi:

Votare i tuoi film preferiti

Commentare i film

Proporre una recensione

Acquistare i nostri corsi

Guardare i webinar gratuiti

Personalizzare la tua navigazione

Filtri - Cerca un Film

Attori
Registi
Genere
Paese
Anno
Cancella
Applica