Il ponte di Remagen
The Bridge at Remagen
Durata
115
Formato
Regista
Verso la fine della Seconda guerra mondiale, un gruppo di soldati tedeschi, comandati dal maggiore Paul Kreuger (Robert Vaughn), decide di difendere il ponte vicino al paese di Remagen per provare a fermare l'avanzata degli alleati.
Dopo La caduta delle aquile (1966), John Guillermin ritorna al genere bellico, raccontando il duello morale e psicologico tra i soldati tedeschi ormai stremati e prossimi alla sconfitta e gli Alleati, esemplificato dall'incontro/scontro tra i rispettivi comandanti, il tenente Hartman (George Segal) e il maggiore Kreuger. La pellicola è fieramente antimilitaristica e mostra con intensità l'insensatezza della guerra (da ambo le parti, senza slanci retorici) e la disumanizzazione che comporta. Non una grande opera, anche a causa di un'eccessiva ridondanza, ma sicuramente un lavoro meritevole di essere rispolverato per una visione di discreta intensità. Girato in Austria, Italia e Repubblica Ceca. Fotografia di Stanley Cortez e colonna sonora di Elmer Bernstein.
Dopo La caduta delle aquile (1966), John Guillermin ritorna al genere bellico, raccontando il duello morale e psicologico tra i soldati tedeschi ormai stremati e prossimi alla sconfitta e gli Alleati, esemplificato dall'incontro/scontro tra i rispettivi comandanti, il tenente Hartman (George Segal) e il maggiore Kreuger. La pellicola è fieramente antimilitaristica e mostra con intensità l'insensatezza della guerra (da ambo le parti, senza slanci retorici) e la disumanizzazione che comporta. Non una grande opera, anche a causa di un'eccessiva ridondanza, ma sicuramente un lavoro meritevole di essere rispolverato per una visione di discreta intensità. Girato in Austria, Italia e Repubblica Ceca. Fotografia di Stanley Cortez e colonna sonora di Elmer Bernstein.