I ragazzi irresistibili
The Sunshine Boys
Durata
90
Formato
Regista
Willie (Peter Falk) e Al (Woody Allen), attempati attori che un tempo costituivano una coppia comica di successo, sono costretti a mettere da parte piccoli litigi e ripicche per tornare a recitare insieme in un film natalizio di cassetta. Il progetto fallirà ma i due si riconcilieranno definitivamente. Forse.
Basato sull'omonima pièce di Neil Simon già portata sullo schermo da Herbert Ross nel 1975 (con Walter Matthau e George Burns protagonisti), I ragazzi irresistibili è una commedia farsesca girata per la TV che vorrebbe trarre linfa vitale dal duetto tra gli anziani protagonisti e invece, a causa della pessima alchimia tra i due, si rivela un'operazione alquanto deprimente. Peter Falk, in teoria cinico e graffiante, risulta acido, spento e per nulla simpatico, sovrapponendo con malcelata malinconia finzione cinematografica e vita privata; Woody Allen, grazie a un approccio meno greve e più brillante, se la cava dignitosamente, dimostrando tempi comici perfetti. Verbosa nella sua dimensione teatrale, la pellicola è affossata da una regia sciatta che non riesce a far risaltare nemmeno i momenti migliori (le prove dello spettacolo, il confronto finale). Il fuoco di fila di battute diventa ben presto un triste carosello. Allen, orfano di Oreste Lionello, è doppiato da Giorgio Lopez. Ispirato alle vere vicende di Joe Smith e Charles Dale.
Basato sull'omonima pièce di Neil Simon già portata sullo schermo da Herbert Ross nel 1975 (con Walter Matthau e George Burns protagonisti), I ragazzi irresistibili è una commedia farsesca girata per la TV che vorrebbe trarre linfa vitale dal duetto tra gli anziani protagonisti e invece, a causa della pessima alchimia tra i due, si rivela un'operazione alquanto deprimente. Peter Falk, in teoria cinico e graffiante, risulta acido, spento e per nulla simpatico, sovrapponendo con malcelata malinconia finzione cinematografica e vita privata; Woody Allen, grazie a un approccio meno greve e più brillante, se la cava dignitosamente, dimostrando tempi comici perfetti. Verbosa nella sua dimensione teatrale, la pellicola è affossata da una regia sciatta che non riesce a far risaltare nemmeno i momenti migliori (le prove dello spettacolo, il confronto finale). Il fuoco di fila di battute diventa ben presto un triste carosello. Allen, orfano di Oreste Lionello, è doppiato da Giorgio Lopez. Ispirato alle vere vicende di Joe Smith e Charles Dale.