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Il ragazzo che diventerà re
The Kid Who Would Be King
Durata
120
Formato
Regista
Alex (Louis Ashbourne Serkis) è un ragazzo di dodici anni che scopre la spada Excalibur e riesce ad estrarla. Da quel momento cerca di sfruttare gli incredibili poteri dell'oggetto per risolvere i problemi quotidiani: i guai iniziano quando la temibile Morgana (Rebecca Ferguson) arriva direttamente dal Medioevo per distruggere il mondo.
La storia di Re Artù ai tempi della Brexit: si potrebbe riassumere così questo lungometraggio fantasy per ragazzi, diretto da Joe Cornish, regista e sceneggiatore che torna dietro la macchina da presa sette anni dopo l’esordio con Attack the Block – Invasione aliena (2011). In apparenza Il ragazzo che diventerà re è un semplice teen-movie che sfrutta la moda che guarda agli anni Ottanta, e in buona parte è così, dato che nel corso della visione vengono in mente spesso pellicole come La storia infinita (1984) o Labyrinth – Dove tutto è possibile (1986). Eppure, fin dalla prima sequenza dopo l’incipit d’animazione, i riferimenti alla contemporaneità dell’Europa e del Regno Unito non mancano, con alcuni interessanti elementi allegorici in tal senso. Spunti importanti che però non bastano a rendere del tutto riuscito un lungometraggio che non rischia, riuscendo ad appassionare solo a tratti, e che finisce per essere vittima dell’eccessiva prolissità: non è infatti semplice spiegare il motivo delle due ore di durata per un film che annovera troppi momenti ridondanti. Resta un prodotto abbastanza godibile, ma con gli spunti politici che emergono qua e là, avrebbe potuto essere qualcosa di molto più ficcante e incisivo. Il giovane protagonista Louis Ashbourne Serkis, che aveva esordito nell’Alice attraverso lo specchio (2016) di James Bobin, è il figlio dell’esperto Andy Serkis, attore noto per le sue prove in performance capture.
La storia di Re Artù ai tempi della Brexit: si potrebbe riassumere così questo lungometraggio fantasy per ragazzi, diretto da Joe Cornish, regista e sceneggiatore che torna dietro la macchina da presa sette anni dopo l’esordio con Attack the Block – Invasione aliena (2011). In apparenza Il ragazzo che diventerà re è un semplice teen-movie che sfrutta la moda che guarda agli anni Ottanta, e in buona parte è così, dato che nel corso della visione vengono in mente spesso pellicole come La storia infinita (1984) o Labyrinth – Dove tutto è possibile (1986). Eppure, fin dalla prima sequenza dopo l’incipit d’animazione, i riferimenti alla contemporaneità dell’Europa e del Regno Unito non mancano, con alcuni interessanti elementi allegorici in tal senso. Spunti importanti che però non bastano a rendere del tutto riuscito un lungometraggio che non rischia, riuscendo ad appassionare solo a tratti, e che finisce per essere vittima dell’eccessiva prolissità: non è infatti semplice spiegare il motivo delle due ore di durata per un film che annovera troppi momenti ridondanti. Resta un prodotto abbastanza godibile, ma con gli spunti politici che emergono qua e là, avrebbe potuto essere qualcosa di molto più ficcante e incisivo. Il giovane protagonista Louis Ashbourne Serkis, che aveva esordito nell’Alice attraverso lo specchio (2016) di James Bobin, è il figlio dell’esperto Andy Serkis, attore noto per le sue prove in performance capture.
