Rebel Ridge
Rebel Ridge
Durata
131
Formato
Regista
Per poter salvare il cugino prima che venga trasferito nella prigione dove è rinchiuso il gangster contro cui ha testimoniato, l’ex marine Terry Richmond (Aaron Pierre) deve prima pagare la cauzione di diecimila dollari. Quando però due agenti di polizia gli sequestrano ingiustamente il denaro, Terry è costretto a scontrarsi contro il dipartimento di Sandy Burnne (Don Johnson) e la fitta rete di corruzione che avvolge la città.
A sei anni di distanza da Hold the Dark (2018), il regista Jeremy Saulnier fa il suo ritorno in grande stile, scrivendo e dirigendo un thriller che, seppur partendo da un tropo narrativo visto e rivisto – il giustiziere solitario che lotta contro il sistema –, si rivela dotato di freschezza e originalità. Acclamato soprattutto per i successi di Blue Rain (2013) e Green Room (2015), Saulnier dimostra ancora una volta la sua padronanza del genere, concependo una storia dallo sviluppo lineare, capace però di coinvolgere lo spettatore attraverso una serie di colpi di scena che tessono una lenta ma consistente progressione della suspense. Il ritmo della storia va di pari passo con una regia e un montaggio pragmatici e consapevoli nel porre costantemente al centro il protagonista Aaron Pierre (subentrato nel ruolo a John Boyega). Dotato di una fisicità dominante bilanciata dallo sguardo fiero e dalle movenze composte, l’attore britannico si muove in scena con la cautela di un felino ferito che medita vendetta. Il suo corpo riempie le inquadrature, diventando il mezzo attraverso cui il film incanala la propria tensione, che il personaggio accumula e rilascia con esplosività improvvisa nei momenti cruciali. L’intesa che si forma tra Terry e l’impiegata del tribunale Summer McBride (AnnaSophia Robb) funziona bene e permette di esplorare (nella forse eccessivamente prolissa parte centrale) i risvolti più socioculturali del film. Rebel Ridge racconta infatti l’altra faccia del sogno americano attraverso la vicenda di una piccola città che per sopravvivere è costretta ad agire contro i suoi stessi cittadini, portando sullo schermo una riflessione sull’abuso di potere e su come sia semplice sfruttare le falle del sistema giudiziario. Distribuito in esclusiva su Netflix.