Return to Me

Bob (David Duchovny) ha perso la moglie Elizabeth in un incidente stradale. Grace (Minnie Driver) ha finalmente avuto la possibilità di sottoporsi al trapianto cardiaco che aspettava da anni. Per un dolce scherzo del destino, i due si incontrano e si innamorano, per poi scoprire che il nuovo cuore di lei è proprio quello donato da Elizabeth alla sua morte.

Attrice e comedian affermata negli Usa, ma anche produttrice e sceneggiatrice, Bonnie Hunt esordisce dietro la macchina da presa con una rom com ad alto tasso di zucchero che sembra avere tutti gli ingredienti al posto giusto: atmosfera da cinema d'altri tempi, plot basato su un fato romantico a dispetto della verosimiglianza narrativa, gustosi volti di contorno (Robert Loggia, James Belushi, Joely Richardson, la stessa Hunt). Peccato che la somma degli addendi si traduca in un'opera sciapa e immancabilmente melensa, con una Minnie Driver gradevole ma un po' anonima e un David Duchovny, all'epoca star televisiva in X-Files, che non sembra troppo a suo agio nei panni dell'eroe sentimentale. Evitabile.