Luce dei miei occhi
Premi Principali
Coppa Volpi per il miglior attore 2001
Durata
113
Formato
Regista
Antonio (Luigi Lo Cascio), autista discreto e gentile, ha una grande passione per i romanzi di fantascienza, tanto da essersi creato un alter ego, Morgan, che vive su un altro pianeta. Innamoratosi di Maria (Sandra Ceccarelli), prova a salvare la donna da una situazione difficile, ma per farlo dovrà lavorare per lo strozzino Saverio (Silvio Orlando), adattandosi a svolgere ogni tipo di compito.
Un racconto malinconico dal ritmo lento e cadenzato, che pone al centro della vicenda la vulnerabilità dei protagonisti, entrambi in preda al proprio destino, incapaci di rendersi conto dell'aiuto che ricevono dagli altri e disillusi dal mondo intorno a loro. Il rapporto che li lega non ha un nome ufficiale, ma è quanto di più vicino all'amore possano chiedere e avere: sono persone incapaci di slanci evidenti, ma si addomesticano a vicenda, rendendosi piano piano indispensabili l'uno per l'altra. Al centro ci sono parole, sguardi, personaggi dai modi smorzati e immaginario che si fonde con la realtà. Ma il tutto suona come forzatamente originale e fintamente autoriale, con ambizioni letterarie di cartapesta. In ogni caso, Piccioni evita con intelligenza i facili toni tragici, preferendo, invece, uno sguardo più intimo. Bravi Lo Cascio e Ceccarelli, vincitori entrambi della Coppa Volpi e del Premio Pasinetti come miglior attore e miglior attrice alla Mostra del Cinema di Venezia.
Un racconto malinconico dal ritmo lento e cadenzato, che pone al centro della vicenda la vulnerabilità dei protagonisti, entrambi in preda al proprio destino, incapaci di rendersi conto dell'aiuto che ricevono dagli altri e disillusi dal mondo intorno a loro. Il rapporto che li lega non ha un nome ufficiale, ma è quanto di più vicino all'amore possano chiedere e avere: sono persone incapaci di slanci evidenti, ma si addomesticano a vicenda, rendendosi piano piano indispensabili l'uno per l'altra. Al centro ci sono parole, sguardi, personaggi dai modi smorzati e immaginario che si fonde con la realtà. Ma il tutto suona come forzatamente originale e fintamente autoriale, con ambizioni letterarie di cartapesta. In ogni caso, Piccioni evita con intelligenza i facili toni tragici, preferendo, invece, uno sguardo più intimo. Bravi Lo Cascio e Ceccarelli, vincitori entrambi della Coppa Volpi e del Premio Pasinetti come miglior attore e miglior attrice alla Mostra del Cinema di Venezia.