Sugarcane

Abusi, omicidi e scomparse sono al centro di un’indagine che ha visto coinvolta, per decenni, la scuola cattolica di St. Joseph di Williams Lake in Canada. L’Istituto, chiuso nel 1981, si è trovato, nel 2021, al centro di un’inchiesta che ha avuto inizio dopo il ritrovamento di fosse comuni vicino alla scuola, una delle tante, gestite dalla Chiesa, che hanno contribuito alla marginalizzazione e discriminazione degli abitanti delle riserve...

Sugarcane rappresenta il debutto dei registi Julian Brave NoiseCat ed Emily Kassie. Nato dall’idea di quest’ultima di documentare l’investigazione portata avanti dalla Williams Lake First Nation, il documentario prende vita grazie alle testimonianze dei sopravvissuti, tra le quali ha un ruolo di rilievo quella della famiglia del co-regista NoiseCat. Il resoconto delle sofferenze di un popolo assume così una prospettiva profondamente personale e intima, che mostra le conseguenze di un genocidio culturale nelle vite delle vittime attraverso le generazioni. Alla ricerca della giustizia si affianca la ricerca dell’identità personale nelle verità sottaciute della storia familiare. Oltre a rappresentare un atto di denuncia verso i crimini perpetrati dalla Chiesa e dallo Stato, il documentario vuole essere un tributo alle popolazioni indigene, al modo in cui una comunità riesca ad elaborare il trauma e guarire, tra reticenza, vergogna, dolore e rabbia. Protagoniste sono le storie delle persone, le loro difficoltà nel fare i conti con il proprio passato e la forza di sopravvivere a eventi negativi, riaffermando la propria identità. Affascinante ed emotivo, Sugarcane riesce ad affrontare temi come il razzismo, gli abusi e il trauma generazionale senza banalizzarli e restituisce un ritratto affezionato della cultura indigena.