La cugina Fanny
Fanny Hill
Durata
104
Formato
Regista
La dolce Fanny Hill (Letícia Román) è sola al mondo: orfana e di buon cuore, verrà “arruolata” dalla signora Brown (Miriam Hopkins), tenutaria di una casa di tolleranza, che l'assume come governante.
Ispirato al romanzo Fanny Hill – Memoirs of a Woman of Pleasure di John Cleland, noto esempio di letteratura erotica nella Inghilterra pre-vittoriana (fu pubblicato per la prima a volta a Londa nel 1748), il film è un forsennato e poco simpatico – nonostante tutti i tentativi possibili – esempio di commedia scollacciata e pruriginosa, che coinvolge sorprendentemente un'attrice di razza come Miriam Hopkins e un Russ Meyer svogliato e poco adatto a questo tipo di operazione. Il film, inutilmente licenzioso e forsennato nell'assemblare caratteri e situazioni, ebbe diversi problemi con la censura, uscì in varie versioni (alcune pesantemente tagliate) e perfino il regista si vide sottrarre il prodotto finale da Albert Zugsmith, uno dei produttori. Inizialmente pensato per Douglas Sirk.
Ispirato al romanzo Fanny Hill – Memoirs of a Woman of Pleasure di John Cleland, noto esempio di letteratura erotica nella Inghilterra pre-vittoriana (fu pubblicato per la prima a volta a Londa nel 1748), il film è un forsennato e poco simpatico – nonostante tutti i tentativi possibili – esempio di commedia scollacciata e pruriginosa, che coinvolge sorprendentemente un'attrice di razza come Miriam Hopkins e un Russ Meyer svogliato e poco adatto a questo tipo di operazione. Il film, inutilmente licenzioso e forsennato nell'assemblare caratteri e situazioni, ebbe diversi problemi con la censura, uscì in varie versioni (alcune pesantemente tagliate) e perfino il regista si vide sottrarre il prodotto finale da Albert Zugsmith, uno dei produttori. Inizialmente pensato per Douglas Sirk.