Super Mario Bros – Il film
The Super Mario Bros. Movie
Durata
92
Formato
Regista
Un idraulico di Brooklyn di nome Mario viaggia attraverso il Regno dei Funghi con la principessa Peach e il fungo antropomorfo Toad per trovare il fratello Luigi e salvare il mondo dallo spietato mostro sputafuoco Bowser.
Basato sulla serie di videogiochi, è il secondo adattamento cinematografico del personaggio, dopo il film live-action del 1993, e il secondo lungometraggio animato, dopo Super Mario Bros. - Peach-hime kyushutsu dai sakusen! del 1986. Co-prodotto dalla Nintendo e dalla Illumination Entertainment, la casa di produzione dei Minions, questa nuova apparizione del celebre personaggio sul grande schermo cerca di coinvolgere due tipi di target diversi: in primis i fan del videogioco, attraverso una serie di citazioni e riferimenti immediati da cogliere per chiunque si possa definire tale, ma anche i più piccoli che poco sanno di tutta la storia che c’è dietro a questa operazione. Mescolando così alcune dinamiche narrative e stilistiche, adatte a entrambi i target di cui sopra, il film rischia di non essere né carne, né pesce, riuscendo in parte ad accontentare i suoi due tipi di pubblico ma senza mai rischiare effettivamente qualcosa che vada oltre il semplice fan service da un lato o l’intrattenimento immediato e un po’ infantile dall’altro. La linea generale è quella della maggior parte dei prodotti della Illumination Entertainment, capaci di intrattenere efficacemente ma anche privi di grandi guizzi – narrativi o stilistici – degni di nota. Il risultato è un film che si guarda volentieri, senza pretese, ma che si dimentica anche abbastanza in fretta.
Basato sulla serie di videogiochi, è il secondo adattamento cinematografico del personaggio, dopo il film live-action del 1993, e il secondo lungometraggio animato, dopo Super Mario Bros. - Peach-hime kyushutsu dai sakusen! del 1986. Co-prodotto dalla Nintendo e dalla Illumination Entertainment, la casa di produzione dei Minions, questa nuova apparizione del celebre personaggio sul grande schermo cerca di coinvolgere due tipi di target diversi: in primis i fan del videogioco, attraverso una serie di citazioni e riferimenti immediati da cogliere per chiunque si possa definire tale, ma anche i più piccoli che poco sanno di tutta la storia che c’è dietro a questa operazione. Mescolando così alcune dinamiche narrative e stilistiche, adatte a entrambi i target di cui sopra, il film rischia di non essere né carne, né pesce, riuscendo in parte ad accontentare i suoi due tipi di pubblico ma senza mai rischiare effettivamente qualcosa che vada oltre il semplice fan service da un lato o l’intrattenimento immediato e un po’ infantile dall’altro. La linea generale è quella della maggior parte dei prodotti della Illumination Entertainment, capaci di intrattenere efficacemente ma anche privi di grandi guizzi – narrativi o stilistici – degni di nota. Il risultato è un film che si guarda volentieri, senza pretese, ma che si dimentica anche abbastanza in fretta.