Tavole separate

In un piccolo albergo di una stazione balneare inglese s'incrociano esistenze e persone molto diverse le une dalle altre. Tra queste una bella donna non più giovanissima, Ann Shankland (Rita Hayworth), e un bizzarro maggiore che nasconde più di un segreto, Angus Pollock (David Niven).

Dall'omonima pièce di Terence Rattigan, una pellicola che sfrutta perfettamente il testo di partenza per dare vita a un avvincente gioco degli equivoci, tra sentimenti pronti a sbocciare, altri pronti a rinascere e altri ancora pronti a spegnersi definitivamente. I dialoghi frizzanti danno un'ottima base allo strepitoso cast per una prova complessiva di grande spessore: impossibile dire chi sia il più bravo, ma è certo che David Niven e Wendy Hiller si sono meritati i premi Oscar (miglior attore e miglior attrice non protagonista) che hanno ricevuto per questo film. Peccato, però, che la regia di Mann sia didascalica e scolastica, priva di quel mordente che avrebbe fatto guadagnare ulteriori punti alla pellicola. Musiche di David Raksin, fotografia di Charles Lang.