Togo – Una grande amicizia
Togo
Durata
113
Formato
Regista
L’addestratore di cani da slitta Leonhard Seppala (Willem Dafoe) e il suo cane leader Togo, nell’inverno del 1925, intrapresero un’avventura attraverso l’insidiosa tundra dell’Alaska per aiutare a fare arrivare il siero in un piccolo paesino. Tale impresa, nota come “corsa del siero”, servì a recuperare l’antitossina e a fermare una temibile epidemia di difterite che colpì la comunità, non risparmiando in particolare i bambini.
A partire da una vicenda realmente accaduta, legata soprattutto al nome del cane Balto nell’immaginario collettivo, Togo – Una grande amicizia si prefigge l’obiettivo di raccontare quella storia dai valori edificanti in maniera più vicina a come andarono realmente i fatti. Tale soggetto, sviluppato in una delle primissime produzioni originali della piattaforma in streaming Disney+, segue le vicende del cane che percorse 420 km degli oltre 1000 previsti dalla sua missione ed è, a tutti gli effetti, un racconto all’insegna della spinta alla sopravvivenza, guidata da fari di grande nobiltà morale e altrettanta solidarietà. Gli scenari innevati e l’esplorazione della natura selvaggia sono sicuramente funzionali allo scopo, ma il film di Ericson Core, sceneggiato da Tom Flynn, non rinuncia a tutte le spolverate di retorica e alle tipiche scorciatoie che un prodotto del genere può facilmente portare con sé per coinvolgere lo spettatore. L’impianto vistosamente facilone, in termini di emozioni a buon mercato, non inficia però gli intenti dell’operazione, abbastanza cristallini nel rappresentare il rapporto viscerale tra il personaggio di Dafoe e il animale. Se il versante dei tormenti psicologici del protagonista in carne e ossa è sbandierato senza andare troppo per il sottile (i suoi riferimenti a San Francesco D’Assisi potrebbero tuttavia legittimamente stupire), più efficaci sono le sequenze in cui il dinamismo, la prassi e l’azione la fanno da padroni in ambienti di siderale glacialità. Nel segmento finale del film è udibile il brano On the Natura of Daylight di Max Richter.
A partire da una vicenda realmente accaduta, legata soprattutto al nome del cane Balto nell’immaginario collettivo, Togo – Una grande amicizia si prefigge l’obiettivo di raccontare quella storia dai valori edificanti in maniera più vicina a come andarono realmente i fatti. Tale soggetto, sviluppato in una delle primissime produzioni originali della piattaforma in streaming Disney+, segue le vicende del cane che percorse 420 km degli oltre 1000 previsti dalla sua missione ed è, a tutti gli effetti, un racconto all’insegna della spinta alla sopravvivenza, guidata da fari di grande nobiltà morale e altrettanta solidarietà. Gli scenari innevati e l’esplorazione della natura selvaggia sono sicuramente funzionali allo scopo, ma il film di Ericson Core, sceneggiato da Tom Flynn, non rinuncia a tutte le spolverate di retorica e alle tipiche scorciatoie che un prodotto del genere può facilmente portare con sé per coinvolgere lo spettatore. L’impianto vistosamente facilone, in termini di emozioni a buon mercato, non inficia però gli intenti dell’operazione, abbastanza cristallini nel rappresentare il rapporto viscerale tra il personaggio di Dafoe e il animale. Se il versante dei tormenti psicologici del protagonista in carne e ossa è sbandierato senza andare troppo per il sottile (i suoi riferimenti a San Francesco D’Assisi potrebbero tuttavia legittimamente stupire), più efficaci sono le sequenze in cui il dinamismo, la prassi e l’azione la fanno da padroni in ambienti di siderale glacialità. Nel segmento finale del film è udibile il brano On the Natura of Daylight di Max Richter.