Transformers 4 – L'era dell'estinzione
Transformers: Age of Extinction
Durata
165
Formato
Regista
Sono passati cinque anni dalla battaglia di Chicago in seguito alla quale tutti i Transformers, braccati dal governo, furono costretti a nascondersi. Dopo aver ritrovato e riattivato Optimus, Cade Yeager (Mark Wahlberg) dovrà sconfiggere una divisione corrotta dei servizi segreti e il cacciatore robotico Lockdown: ad aiutarlo sua figlia Tessa (Nicola Peltz) e gli Autobot.
Fin dal soggetto si capisce facilmente che non è certo la trama il punto di forza del quarto capitolo della saga dei Transformers: la narrazione è spesso incoerente, poco originale e la sceneggiatura scritta frettolosamente e con poca attenzione. Qui più che mai, Michael Bay punta tutto sulla forza delle immagini, dando vita a uno spettacolo audiovisivo non indifferente, valorizzato da un 3D all'altezza e da un montaggio rapido e concitato. Se si accettano le regole, si rimane trascinati in una vera e propria esperienza sensoriale, fatta di riprese lunghe e inquadrature vertiginose. Se non le si accettano, invece, arrivare indenni alla fine è tutt'altro che semplice, vista anche la durata a dir poco eccessiva (165 minuti). Nel cast, dopo tre capitoli con protagonista Shia LaBeouf, l'attore di riferimento è diventato Mark Wahlberg, ma il migliore è indubbiamente Stanley Tucci: l'unico in grado di regalare una vasta gamma di espressioni facciali.
Fin dal soggetto si capisce facilmente che non è certo la trama il punto di forza del quarto capitolo della saga dei Transformers: la narrazione è spesso incoerente, poco originale e la sceneggiatura scritta frettolosamente e con poca attenzione. Qui più che mai, Michael Bay punta tutto sulla forza delle immagini, dando vita a uno spettacolo audiovisivo non indifferente, valorizzato da un 3D all'altezza e da un montaggio rapido e concitato. Se si accettano le regole, si rimane trascinati in una vera e propria esperienza sensoriale, fatta di riprese lunghe e inquadrature vertiginose. Se non le si accettano, invece, arrivare indenni alla fine è tutt'altro che semplice, vista anche la durata a dir poco eccessiva (165 minuti). Nel cast, dopo tre capitoli con protagonista Shia LaBeouf, l'attore di riferimento è diventato Mark Wahlberg, ma il migliore è indubbiamente Stanley Tucci: l'unico in grado di regalare una vasta gamma di espressioni facciali.