Wasabi
Wasabi
Durata
94
Formato
Regista
Il commissario Hubert Fiorentini (Jean Reno) si reca a Tokyo per assistere ai funerali della donna che amò diciannove anni prima e che lo lasciò, sparendo nel nulla. Giunto a destinazione, scopre di avere una figlia (RyÅko Hirosue) di cui non conosceva l'esistenza: dovrà vedersela con la Yakuza.
Forte del successo al botteghino di Taxxi 2 (2000), Luc Besson affida nuovamente una propria sceneggiatura al regista Gérard Krawczyk. Il risultato è un divertissement inconsistente e fracassone, che non si prende troppo sul serio e nemmeno chiede di farlo allo spettatore: trama lineare, colpi di scena prevedibili, dialoghi ai minimi sindacali. Il tono, principalmente parodistico, coinvolge anche il cast: impacciato e poco simpatico Jean Reno, più disinvolto il caratterista Michel Muller nel ruolo dell'aiutante Maurice. Stereotipi dilaganti (il contrasto tra culture, che vede gli altezzosi francesi opporsi ai più diligenti giapponesi), azione adrenalinica e momenti scult (Fiorentini che pasteggia a wasabi, da cui il titolo): ai palati grezzi basterà. Carole Bouquet è Sofia; fotografia di Gérard Sterin.
Forte del successo al botteghino di Taxxi 2 (2000), Luc Besson affida nuovamente una propria sceneggiatura al regista Gérard Krawczyk. Il risultato è un divertissement inconsistente e fracassone, che non si prende troppo sul serio e nemmeno chiede di farlo allo spettatore: trama lineare, colpi di scena prevedibili, dialoghi ai minimi sindacali. Il tono, principalmente parodistico, coinvolge anche il cast: impacciato e poco simpatico Jean Reno, più disinvolto il caratterista Michel Muller nel ruolo dell'aiutante Maurice. Stereotipi dilaganti (il contrasto tra culture, che vede gli altezzosi francesi opporsi ai più diligenti giapponesi), azione adrenalinica e momenti scult (Fiorentini che pasteggia a wasabi, da cui il titolo): ai palati grezzi basterà. Carole Bouquet è Sofia; fotografia di Gérard Sterin.