Zoolander 2
Zoolander 2
Durata
100
Formato
Regista
Gli ormai ex supermodelli Derek (Ben Stiller) e Hansel (Owen Wilson) vivono da eremiti in località sperdute e quasi completamente isolate. La loro apparente tranquillità è però sconvolta dall’inaspettato ingaggio per una sfilata a Roma organizzata dalla magnate della moda Alexanya Atoz (Kristen Wiig). Appena giunti nella città eterna, i due verranno reclutati dall’agente dell'Interpol Valentina Valencia (Penélope Cruz) per capire chi si nasconde dietro gli omicidi degli uomini più belli del mondo: una missione che si rivelerà molto più difficile del previsto.
A quindici anni di distanza da Zoolander, commedia diventata presto di culto, Ben Stiller firma nuovamente soggetto, sceneggiatura (insieme a Justin Theroux, Nicholas Stoller e John Hamburg) e regia di un sequel tanto atteso quanto supportato, in fase di lancio, da una mastodontica e ben studiata campagna di marketing virale. I "belli belli in modo assurdo" tornano sulle scene con una comicità per nulla rinnovata rispetto al capitolo precedente: la poca intelligenza dei modelli è ancora il leitmotiv che accompagna lo spettatore per tutti 102 minuti, così come la miriade di camei illustri e il tono dissacrante. L’unica novità in Zoolander 2 è dettata dal tempo che passa: Derek e Hansel sono ormai “vecchi”, fuori moda e incapaci di comprendere il gergo dei giovani. Davvero troppo poco per un seguito tanto atteso, nonostante una partenza in quarta con l'assassinio di Justin Bieber (il quale non esita a regalarsi un ultimo selfie prima di spirare), in cui l’ironia scarseggia in favore di una comicità pedestre e ben poco originale. Da segnalare, comunque, le prove di Kristen Wiig, stravolta dal make-up, Will Ferrell e un inedito Sting (capace persino di scherzare sui suoi famigerati amplessi). Il film, girato interamente a Cinecittà, ha scatenato polemiche fin dall’uscita del primo trailer, in cui un appariscente Benedict Cumberbatch è stato accusato da alcune associazioni di essere una chiara parodia degli individui transgender.
A quindici anni di distanza da Zoolander, commedia diventata presto di culto, Ben Stiller firma nuovamente soggetto, sceneggiatura (insieme a Justin Theroux, Nicholas Stoller e John Hamburg) e regia di un sequel tanto atteso quanto supportato, in fase di lancio, da una mastodontica e ben studiata campagna di marketing virale. I "belli belli in modo assurdo" tornano sulle scene con una comicità per nulla rinnovata rispetto al capitolo precedente: la poca intelligenza dei modelli è ancora il leitmotiv che accompagna lo spettatore per tutti 102 minuti, così come la miriade di camei illustri e il tono dissacrante. L’unica novità in Zoolander 2 è dettata dal tempo che passa: Derek e Hansel sono ormai “vecchi”, fuori moda e incapaci di comprendere il gergo dei giovani. Davvero troppo poco per un seguito tanto atteso, nonostante una partenza in quarta con l'assassinio di Justin Bieber (il quale non esita a regalarsi un ultimo selfie prima di spirare), in cui l’ironia scarseggia in favore di una comicità pedestre e ben poco originale. Da segnalare, comunque, le prove di Kristen Wiig, stravolta dal make-up, Will Ferrell e un inedito Sting (capace persino di scherzare sui suoi famigerati amplessi). Il film, girato interamente a Cinecittà, ha scatenato polemiche fin dall’uscita del primo trailer, in cui un appariscente Benedict Cumberbatch è stato accusato da alcune associazioni di essere una chiara parodia degli individui transgender.