Tre racconti horror. Nel primo, Jieb (Pimsiree Pimsee), trovato un misterioso tamburo, investiga sulla tragica storia di Paga (Pimsiree Pimsee), scomparsa a inizio ‘900; nel secondo, Pan (Dawan Singha-Wee) riceve una miracolosa pozione creata a partire dal sangue di donne morte che la potrebbe rendere irresistibile agli uomini; nel terzo, un detective (Pete Thongchua) indaga su un suicidio, credendo sia un omicidio. Prolisso, lento e poco spaventoso film di serie B che manifesta una evidente carenza di originalità narrativa, la cui struttura ternaria sarebbe stata anacronistica già negli anni '80. Parentesi gratuite porno-soft e improponibili svarioni in una maldestra evoluzione del genere horror asiatico visto dagli occhi di un regista, Oxide Pang, che insieme al fratello Danny, l'anno successivo realizzerà il ben più riuscito The Eye (2002).