Blonde
Blonde
2022
Paese
Usa
Generi
Biografico, Drammatico
Durata
165 min.
Formati
Bianco e Nero, Colore
Regista
Andrew Dominik
Attori
Ana de Armas
Adrien Brody
Bobby Cannavale
Xavier Samuel
Julianne Nicholson
Lily Fisher
La vita di una delle icone intramontabili di Hollywood, Marilyn Monroe (Ana de Armas). Dalla sua infanzia precaria come Norma Jeane, fino alla sua ascesa, alla fama e agli intrecci sentimentali, tra realtà e finzione, tra il suo io pubblico e quello privato. 

Luci e ombre, sarebbe fin troppo semplice riassumere così Blonde, un film che si apre proprio con gli obiettivi luminosi dei fotografi, coi riflettori, con il nostro sguardo di spettatori e gli occhi dei personaggi della pellicola tutti rivolti a guardare Marilyn Monroe, diva tormentata i cui demoni interiori la trasportano costantemente nell’oscurità. Sarebbe troppo semplice riassumere in qualunque modo questo film titanico ed estremo, complesso e sovrabbondante, che vola altissimo rischiando sempre di cadere e mantenendosi poi in equilibrio su un filo sottilissimo. Prendendo spunto dal romanzo di Joyce Carol Oates, Andrew Dominik ragiona ancora sull’icona e sul mito, come nel bellissimo L’assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford (2007), smontando la stessa mitologia e arrivando all’essere umano in una sequela di sequenze crudeli e spesso cruente, in cui si cerca quel briciolo di contatto con gli altri che non sia unicamente dettato da istinti immediati. La Norma Jeane/Marilyn Monroe del film è un personaggio che cerca la profondità, che vuole ribadire di non essere quell’immagine sullo schermo, ma una ragazza in cerca del padre mai conosciuto e di surrogati che possano fungerle da figura paterna nel frattempo. Norma Jeane non riconosce Marilyn come se stessa in questa magniloquente riflessione sulla doppia identità. Dominik alza costantemente l’asticella, vuole creare shock e alcuni passaggi possono risultare anche forzati (l’insistenza sulle immagini del feto, in particolare), ma trova il respiro del grande cinema per quasi tutte le tre ore di durata, accompagnando le sue bellissime immagini con una memorabile colonna sonora di Nick Cave e Warren Ellis, due collaboratori e amici che conosce bene avendoli raccontati nei documentari One More Time With Feeling e This Much I Know to Be True. Sconvolgente, come il resto della pellicola, la prova di Ana de Armas, capace di trasmettere tutte le fragilità e la grandezza di una delle massime icone della storia umana. E se dalle luci e dalle ombre eravamo partiti, è sempre lì che approderà Dominik in un finale che mescola kitsch e tragedia, costringendoci a guardare ciò che non vorremmo vedere. Presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia 2022.  
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