Cold War
Zimna wojna
2018
Paesi
Polonia, Francia, Gran Bretagna
Generi
Drammatico, Sentimentale
Durata
85 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
Pawel Pawlikowski
Attori
Joanna Kulig
Tomasz Kot
Borys Szyc
Agata Kulesza
Cédric Kahn
Jeanne Balibar
Lei (Joanna Kulig) è una cantante di grande talento, lui (Tomasz Kot) un esperto pianista. Il loro amore dovrà fare i conti con una realtà storica tutt'altro che accomodante che li costringerà a continui spostamenti nell'Europa dilaniata dalla Guerra Fredda.

A cinque anni di distanza da Ida (2013), Pawel Pawlikowski riconferma il suo sguardo cinematografico rigoroso e raffinato, capace di creare un forte ossimoro tra la raggelante estetica visiva delle immagini e la struggente carica emotiva del racconto portato in scena. Cold War segue l'impossibile relazione tra due amanti "in fuga" da un conflitto, invisibile ma spietato, che li costringerà a dividersi troppe volte durante un intero decennio. Eppure, la Guerra Fredda citata dal titolo non è (sol)tanto quella Storica, quanto quella umana vissuta da personaggi più cinici e insensibili di come possono sembrare. Una metafora decisamente calzante dei tempi odierni, dove i flussi migratori e la disillusione di un mondo unito e compatto risultano spesso di ostacolo per un cammino di unione. Alcuni potrebbero definire la struttura narrativa troppo rapsodica e minimale, ma è proprio nelle profonde ellissi temporali che sta il senso principale di un film in cui le pause (contraddistinte dallo schermo nero) contano quanto le altre sequenze, sia da un versante nostalgicamente sentimentale, sia da un altro profondamente politico: nonostante la narrazione spezzettata, il film riesce a raccontare il periodo storico vissuto dall’Europa dopo la Seconda guerra mondiale con maggiore attenzione rispetto a tante altre pellicole che vogliono descriverlo in maniera più “completa”. Raramente nel cinema contemporaneo le omissioni hanno avuto un ruolo così rilevante. Curato nei minimi dettagli e dotato di grande respiro, il film cresce costantemente avvolgendo del tutto lo spettatore senza perdere quasi mai la lucidità che lo caratterizza, per poi chiudersi con un finale da antologia. Presentato in concorso al Festival di Cannes 2018, il film ha ottenuto un meritato premio per la miglior regia.
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