La ragazza che sapeva troppo
The Girl with All the Gifts
2016
Paesi
Gran Bretagna, Usa
Generi
Drammatico, Horror, Thriller
Durata
111 min.
Formato
Colore
Regista
Colm McCarthy
Attori
Sennia Nanua
Gemma Arterton
Glenn Close
Paddy Considine
Anamaria Marinca
Dominique Tipper
Fisayo Akinade
Inghilterra. In uno scenario apocalittico, la razza umana si è quasi totalmente estinta a causa di una terribile infezione causata da un fungo. Coloro che hanno contratto la malattia sono ridotti allo stato di zombi, alla costante ricerca di carne umana per nutrirsi. In una base militare in cui vengono segregati dei bambini – gli unici esseri colpiti dal virus ancora capaci di provare emozioni – la biologa Caldwell (Glenn Close) sta cercando di trovare l'antidoto per combattere il contagio. Quando gli zombi irrompono nella base, per la dottoressa, l'insegnante Helen (Gemma Arterton), la piccola Melanie (Sennia Nanua) e alcuni soldati sarà l'inizio di una fuga disperata. Sceneggiato da Mike Carey, autore del romanzo omonimo su cui il film si basa, uno zombie movie che muove i suoi incerti passi sguazzando in tanta cinematografia già vista e rivista a cominciare dagli inimitabili modelli di Romero, ben più consistenti anche sotto l'aspetto della resa metaforica. Un horror che non aggiunge nulla ai più consolidati tòpoi del genere, e rende vano il tentativo di rendere più aggressivo, almeno dal punto di vista visivo, l'approccio alla materia. Il debito con le serie tv di successo che si muovono sullo stesso territorio (The Walking Dead) è evidente, soprattutto nella concitazione con cui sono maldestramente restituiti i corpo a corpo tra sopravvissuti e infetti. Dopo il claustrofobico incipit, la morsa tensiva si smolla completamente e iniziano a fare capolino ipercinetici attacchi di non-morti che sembrano avere radici nella più scadente estetica da videogame. Gli sprazzi di violenza sono mortificati da un montaggio pedestre e da una regia nondimeno approssimativa, l'inserimento del potere salvifico dei bambini (incarnato principalmente dalla piccola Melanie) rimane un tassello narrativo potenzialmente interessante ma mai adeguatamente sviscerato. Il disegno dei personaggio lambisce il ridicolo involontario, con il tipico marine a stelle e strisce "one shot one kill" e la bella di turno che sembra imbalsamata (Gemma Arterton). Film di apertura del 69° Festival di Locarno.
Maximal Interjector
Browser non supportato.