Strada senza ritorno
Street of No Return
Durata
93
Formato
Regista
Michael, celebre cantante pop (Keith Carradine), si innamora di Celia (Valentina Vargas), compagna di un pericoloso boss. Quest'ultimo, per vendetta, gli recide le corde vocali costringendolo a vivere per le strade come un senzatetto. Anni dopo, durante gli scontri tra polizia e le bande urbane, riuscirà ad avere la sua vendetta.
Dall'omonimo romanzo di David Goodis, l'ultimo film di Samuel Fuller è un anomalo thriller metropolitano costruito come un incubo pop allucinato, percorso da dosi di perversione. L'addio agli Usa e la scelta di lavorare in Europa dopo la censura di Cane bianco (1982) porta Fuller a girare l'intero film a Lisbona. Ne consegue un'ambientazione costantemente notturna, cupa e decadente, che ricorda le atmosfere di certo cinema apocalittico di Walter Hill, ma mantiene alcune costanti della filmografia di Fuller (il gusto per la rielaborazione del noir, il tema razziale). Nonostante le premesse suggestive, è un'opera terminale affaticata e mediocre, con personaggi stereotipati. L'autore si riserva un piccolo ruolo nel cast, nei panni di un commissario di polizia.
Dall'omonimo romanzo di David Goodis, l'ultimo film di Samuel Fuller è un anomalo thriller metropolitano costruito come un incubo pop allucinato, percorso da dosi di perversione. L'addio agli Usa e la scelta di lavorare in Europa dopo la censura di Cane bianco (1982) porta Fuller a girare l'intero film a Lisbona. Ne consegue un'ambientazione costantemente notturna, cupa e decadente, che ricorda le atmosfere di certo cinema apocalittico di Walter Hill, ma mantiene alcune costanti della filmografia di Fuller (il gusto per la rielaborazione del noir, il tema razziale). Nonostante le premesse suggestive, è un'opera terminale affaticata e mediocre, con personaggi stereotipati. L'autore si riserva un piccolo ruolo nel cast, nei panni di un commissario di polizia.