Bodi, giovane mastino tibetano, è destinato a fare il cane da pastore come i propri avi prima di lui. Ma nelle sue vene scorre il ritmo del rock: quando trova una radio letteralmente piovuta dal cielo, va a cercare fortuna in città, determinato a diventare una rockstar. Adattamento della graphic novel Tibetan Rock Dog firmata dal cantautore cinese Zheng Jun, Rock Dog è una coproduzione sino-americana che tenta di far incontrare i gusti estremamente diversi dei due mercati, fallendo però nell’intento. Penalizzata da un budget certamente non consono agli standard statunitensi, la pellicola è povera dal punto di vista tecnico, con ambientazioni spoglie, nessun guizzo visivo e una realizzazione dei personaggi più adatta a una motion-graphic da spot che a un lungometraggio. Anche la sceneggiatura, tra momenti di stanca, lungaggini e sottotrame intricate, non si distingue positivamente, lasciando alla colonna sonora – che propone pezzi di Beck, Foo Fighters e Radiohead – l’arduo compito di alzare leggermente il tiro. Nella versione italiana a cantare le canzoni originali è Giò Sada, giovane rocker vincitore dell’edizione 2015 di X-Factor. Dirige Ash Brennon, ex Pixar e DreamWorks, anche in parte autore dello script: un discreto tonfo per l’animatore americano che lavorò a La sirenetta (1989) e Toy Story – Il mondo dei giocattoli (1995).