The Fog of War: La guerra secondo McNamara
The Fog of War: Eleven Lessons from the Life of Robert S. McNamara
2003
Paese
Usa
Generi
Documentario, Storico
Durata
95 min.
Formato
Colore
Regista
Errol Morris
Robert McNamara è stato segretario alla Difesa degli Stati Uniti durante la presidenza di Kennedy e di Johnson. In una lunga intervista, durata più di venti ore, avrà modo di ripercorrere quegli anni, le sue scelte e rilasciare rivelazioni importanti sulla guerra Fredda, il Vietnam e altri momenti salienti della storia americana. Il termine documentario deriva dalla parola “documento”, ed Errol Morris, imparata la lezione, realizza una pellicola solida, coinvolgente e capace, allo stesso tempo, di dare forma a un vero e proprio documento storico di notevole importanza. Lasciando narrare la Storia recente dal punto di vista di uno dei suoi protagonisti, The Fog of War possiede tutti i requisiti per diventare materiale di studio per chiunque voglia approfondire le questioni trattate. McNamara si racconta davanti alle cineprese di Morris e allo stesso tempo ne approfitta per impartire undici lezioni (numero dei capitoli in cui è diviso il film) apprese durante il suo lungo operato. Come da suo stile, il regista lascia “sfogare” il suo protagonista, aiutandosi con immagini di repertorio ma senza mai mostrarsi in prima persona. Morris è interessato alle dichiarazioni del suo intervistato in quanto “persona informata sui fatti”, ma il film non si limita solo a questo: scavando più in profondità, infatti, The Fog of War è un lucido trattato che affronta il lato oscuro del potere, il senso di responsabilità, il concetto di bene comune e di male minore. McNamara si lascia andare in una sorta di testamento spirituale, una confessione sincera e umana come se volesse espiare qualche colpa prima della sua dipartita (ai tempi dell'intervista aveva circa 87 anni). La domanda che però sorge spontanea è: si tratta di un uomo davvero convinto delle sue affermazioni, o anche queste dichiarazioni fanno parte di una propaganda politica mirata a restituirgli una certa credibilità e a fargli guadagnare la compassione della gente? Allo spettatore il verdetto finale. Dopo essere stato presentato fuori concorso al Festival di Cannes, il film si aggiudicò un meritato Oscar come miglior documentario.
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