Aida degli alberi
Durata
75
Formato
Regista
Aida, principessa della pacifica Arborea, viene ridotta in schiavitù dagli abitanti del regno guerrafondaio di Petra. Radames, abitante di Petra, s'innamora di lei e verrà bollato di tradimento.
Guido Manuli, a lungo collaboratore di Bruno Bozzetto, sceglie di ispirarsi per questo suo lungometraggio a uno dei campi d'eccellenza nazionali: il melodramma. Prendendo spunto dall'Aida di Giuseppe Verdi, decide, però, di non riprenderne le musiche affidandole invece a Ennio Morricone. Manuli sperimenta anche da un punto di vista tecnico, unendo l'animazione tradizionale dei personaggi con la computer grafica degli scenari, ma il budget non è propriamente quello di una produzione hollywoodiana e il risultato è modesto se non, addirittura, posticcio. Se da un lato si apprezza comunque il tentativo di rinnovamento dell'animazione italiana, dall'altro si notano a malincuore gli evidenti limiti nei dialoghi e nella caratterizzazione dei personaggi. Un pasticcio indigesto.
Guido Manuli, a lungo collaboratore di Bruno Bozzetto, sceglie di ispirarsi per questo suo lungometraggio a uno dei campi d'eccellenza nazionali: il melodramma. Prendendo spunto dall'Aida di Giuseppe Verdi, decide, però, di non riprenderne le musiche affidandole invece a Ennio Morricone. Manuli sperimenta anche da un punto di vista tecnico, unendo l'animazione tradizionale dei personaggi con la computer grafica degli scenari, ma il budget non è propriamente quello di una produzione hollywoodiana e il risultato è modesto se non, addirittura, posticcio. Se da un lato si apprezza comunque il tentativo di rinnovamento dell'animazione italiana, dall'altro si notano a malincuore gli evidenti limiti nei dialoghi e nella caratterizzazione dei personaggi. Un pasticcio indigesto.