Galline in fuga: L'alba dei nugget

Gaia, Rocky e le altre galline sono tornate: insieme alla nuova nata, Molly, vivono una vita felice sulla loro isola. Fino a quando non scoprono che poco lontano è stato costruito un allevamento intensivo che vuole trasformare le pennute in nugget e Molly viene catturata: inizia una nuova avventura per salvare lei e tutte le altre prigioniere.

La Aardman rischia con un progetto delicato: il seguito di quello che, ad oggi, con ogni probabilità è il suo massimo capolavoro. Il messaggio antispecista è anche questa volta potente e ancora attuale, e la tecnica usata dallo studio è come sempre impeccabile. E infatti il film intrattiene e incanta per la bellezza di certe scene, nonostante una parte comica meno ispirata del solito. La sceneggiatura si limita a una variazione sul tema del precedente, riciclando anche l’antagonista: la nostalgia rievocata è tanta, ma si perde un po’ la sorpresa dell’innovativo capostipite. Nulla che impedisca di appassionarsi durante la visione, anche perché la parodia dello spy movie è costruita con un ritmo perfetto e il nuovo rapporto genitori/figlia aggiunge un po’ di pepe al tutto. Non allo stesso livello dell’originale, ma comunque apprezzabile.