Atlantide
Durata
110
Formato
Regista
Daniele (Daniele Barison) è un ventenne veneziano dal carattere riservato e solitario, con piccoli precedenti penali, la cui unica ragione di vita è rappresentata dal suo barchino, una agile imbarcazione che, grazie a un potente motore, ha trasformato in un motoscafo da competizione in grado di raggiungere velocità impensabili e con cui sfreccia per la laguna veneta, ascoltando musica ad altissimo volume.
Il filmmaker romagnolo Yuri Ancarani (anche operatore, direttore della fotografia e montatore) propone un'opera ambiziosa, sperimentale e imperfetta a cavallo tra videoarte, documentario e fiction, nata senza sceneggiatura, costruita pedinando pazientemente per quasi quattro anni un gruppo di giovani locali e offrendo delle immagini originali e suggestive di aree poco conosciute e difficilmente raggiungibili della laguna, soprattutto nella zona tra Burano, Sant'Erasmo e San Francesco del Deserto, ma anche scorci non banali e dall'estetica raffinata del capoluogo, come la lunga e seducente inquadratura finale. Degne di nota soprattutto alcune coinvolgenti sequenze di inseguimenti ad alta velocità e molto più ipnotiche immagini notturne girate con la sola luce della luna piena. Volenterosi i protagonisti che si trovano a interpretare loro stessi, una generazione allo sbando senza futuro, anche se un po' impacciati nei rari dialoghi. Onnipresente ai limiti dell'ossessivo l'accompagnamento sonoro che fornisce spesso un'esperienza psichedelica e che spazia da musica sinfonica hollywoodiana a Techno anni '90 e Trap italiano più recente affidato al produttore e (t)rapper Sick Luke. Presentato nella sezione Orizzonti del Festival di Venezia 2021.
Il filmmaker romagnolo Yuri Ancarani (anche operatore, direttore della fotografia e montatore) propone un'opera ambiziosa, sperimentale e imperfetta a cavallo tra videoarte, documentario e fiction, nata senza sceneggiatura, costruita pedinando pazientemente per quasi quattro anni un gruppo di giovani locali e offrendo delle immagini originali e suggestive di aree poco conosciute e difficilmente raggiungibili della laguna, soprattutto nella zona tra Burano, Sant'Erasmo e San Francesco del Deserto, ma anche scorci non banali e dall'estetica raffinata del capoluogo, come la lunga e seducente inquadratura finale. Degne di nota soprattutto alcune coinvolgenti sequenze di inseguimenti ad alta velocità e molto più ipnotiche immagini notturne girate con la sola luce della luna piena. Volenterosi i protagonisti che si trovano a interpretare loro stessi, una generazione allo sbando senza futuro, anche se un po' impacciati nei rari dialoghi. Onnipresente ai limiti dell'ossessivo l'accompagnamento sonoro che fornisce spesso un'esperienza psichedelica e che spazia da musica sinfonica hollywoodiana a Techno anni '90 e Trap italiano più recente affidato al produttore e (t)rapper Sick Luke. Presentato nella sezione Orizzonti del Festival di Venezia 2021.