Le avventure di Tom Sawyer
The Adventures of Tom Sawyer
Durata
91
Formato
Regista
Missouri, pochi anni prima della Guerra di secessione. Il vivace e irrequieto Tom Sawyer (Tommy Kelly), orfano cresciuto dagli zii fin da quando era un neonato, non esita a compiere qualche mascalzonata insieme agli amici di sempre, Huck (Jackie Moran) e Joe (Mickey Rentschler). In mezzo a tante avventure, s'invaghirà della coetanea Beacky (Ann Gillis) e avrà l'occasione di scagionare un uomo innocente, accusato di omicidio, rischiando altresì la propria vita a causa della vendetta del vero colpevole.
È una riproposizione malinconica (la prima a colori, diretta da Norman Taurog) del classico per l'infanzia di Mark Twain, su cui si fonda (e da cui discende) tutta la letteratura americana, con il suo amore per la terra e quell'esistenzialismo di fondo che verrà poi preso a esempio da molti celebri autori a venire. Questo adattamento, prodotto da David O. Selznick e scritto da John V.A. Weaver, affronta con perizia la crescita dell'eroe del titolo e di come ogni genere di punizione sia controproducente alla formazione di qualsiasi persona, che deve al contrario affrontare la vita a muso duro e compiere le proprie esperienze (o avventure) nel modo più libero e incontaminato possibile. Godibile e volenteroso, anche se decisamente didascalico e privo di grandi sequenze da ricordare. Inizialmente assegnato alla regia, H.C. Potter venne licenziato e al suo posto subentrò George Cukor, il quale, dopo aver diretto alcune scene, lasciò il compito a Taurog.
È una riproposizione malinconica (la prima a colori, diretta da Norman Taurog) del classico per l'infanzia di Mark Twain, su cui si fonda (e da cui discende) tutta la letteratura americana, con il suo amore per la terra e quell'esistenzialismo di fondo che verrà poi preso a esempio da molti celebri autori a venire. Questo adattamento, prodotto da David O. Selznick e scritto da John V.A. Weaver, affronta con perizia la crescita dell'eroe del titolo e di come ogni genere di punizione sia controproducente alla formazione di qualsiasi persona, che deve al contrario affrontare la vita a muso duro e compiere le proprie esperienze (o avventure) nel modo più libero e incontaminato possibile. Godibile e volenteroso, anche se decisamente didascalico e privo di grandi sequenze da ricordare. Inizialmente assegnato alla regia, H.C. Potter venne licenziato e al suo posto subentrò George Cukor, il quale, dopo aver diretto alcune scene, lasciò il compito a Taurog.