Ballroom – Gara di ballo
Strictly Ballroom
Durata
94
Formato
Regista
Talentuoso ballerino, Scott (Paul Mercurio) non riesce ad affermarsi a livello internazionale a causa della sua ostinazione nel tentare passi di danza alternativi, non riconosciuti dalla Federazione Australiana di Ballo. Tutti gli metteranno sempre i bastoni tra le ruote, ma grazie alla conoscenza di Fran (Tara Morice), ballerina principiante latino-americana, avrà la possibilità di farsi valere.
Baz Luhrmann, al suo esordio cinematografico, realizza un rifacimento della sua opera teatrale Strickly Ballroom dall'intreccio molto semplice (anche troppo), che permette anche allo spettatore più distratto di prevedere il corso degli eventi con facilità. Avendo bisogno di attori sufficientemente abili nella danza, il regista australiano si avvale di un cast composto da ottimi ballerini professionisti che però sul piano recitativo son tutt'altro che encomiabili. Evidenti, in ogni caso, la personalità con cui Luhrmann rende accattivante la pellicola e il suo stile oltremodo originale, caratterizzato da un montaggio serrato e da rapidi movimenti di macchina. I toni caldi e suadenti delle esibizioni fanno da contraltare al grigiore e alla freddezza delle sequenze di raccordo, quasi a indicare lo stato di estasi e magnifico stupore che i protagonisti raggiungono grazie alla danza. Un'opera non omogenea, che vive di lampi, in grado di suggerire il talento di un eclettico autore. Presentato nella sezione Un Certain Regard del Festival di Cannes.
Baz Luhrmann, al suo esordio cinematografico, realizza un rifacimento della sua opera teatrale Strickly Ballroom dall'intreccio molto semplice (anche troppo), che permette anche allo spettatore più distratto di prevedere il corso degli eventi con facilità. Avendo bisogno di attori sufficientemente abili nella danza, il regista australiano si avvale di un cast composto da ottimi ballerini professionisti che però sul piano recitativo son tutt'altro che encomiabili. Evidenti, in ogni caso, la personalità con cui Luhrmann rende accattivante la pellicola e il suo stile oltremodo originale, caratterizzato da un montaggio serrato e da rapidi movimenti di macchina. I toni caldi e suadenti delle esibizioni fanno da contraltare al grigiore e alla freddezza delle sequenze di raccordo, quasi a indicare lo stato di estasi e magnifico stupore che i protagonisti raggiungono grazie alla danza. Un'opera non omogenea, che vive di lampi, in grado di suggerire il talento di un eclettico autore. Presentato nella sezione Un Certain Regard del Festival di Cannes.