Beginners
Beginners
Premi Principali
Oscar al miglior attore non protagonista 2012
Golden Globe al miglior attore non protagonista 2012
Durata
105
Formato
Regista
Dopo la morte della madre, che gli ha causato una forma di depressione, Oliver (Ewan McGregor) riceve una notizia altrettanto sconvolgente: il padre (Christopher Plummer), da tempo malato di cancro, gli confessa di essere gay. Inizialmente confuso da tale rivelazione, Oliver assiste a una incredibile metamorfosi: l'improvvisa conoscenza di Anna (Mélanie Laurent) e l'affetto del genitore lo aiuteranno a riprendere in mano le redini della propria vita e a gioire di ogni opportunità.
Dopo l'esordio con il bizzarro Thumbsucker – Il succhiapollice (2005), Mike Mills dipinge questa deliziosa commedia dai risvolti drammatici con garbo e perizia descrittiva, servendosi di una narrazione non convenzionale: attraverso diversi salti temporali, ci fornisce un chiaro quadro della situazione singolare in cui il protagonista Oliver (bravo Ewan McGregor) è imbrigliato. Mills evita qualsiasi utilizzo di retorica, risparmiando alla pellicola quell'enfasi a cui il pubblico odierno è oltremodo abituato, e costruisce sulle spalle di un trio d'attori formidabile le basi per un prodotto intelligente e astuto. Particolarmente sentita, oltre che la messa in scena, è la sceneggiatura del tutto autobiografica che Mills disvela ai nostri occhi con estrema (forse anche troppa) semplicità. Godibile e accattivante, anche se parecchio furbetto. Oscar a uno strepitoso Christopher Plummer come miglior attore non protagonista. Presentato al Toronto Film Festival.
Dopo l'esordio con il bizzarro Thumbsucker – Il succhiapollice (2005), Mike Mills dipinge questa deliziosa commedia dai risvolti drammatici con garbo e perizia descrittiva, servendosi di una narrazione non convenzionale: attraverso diversi salti temporali, ci fornisce un chiaro quadro della situazione singolare in cui il protagonista Oliver (bravo Ewan McGregor) è imbrigliato. Mills evita qualsiasi utilizzo di retorica, risparmiando alla pellicola quell'enfasi a cui il pubblico odierno è oltremodo abituato, e costruisce sulle spalle di un trio d'attori formidabile le basi per un prodotto intelligente e astuto. Particolarmente sentita, oltre che la messa in scena, è la sceneggiatura del tutto autobiografica che Mills disvela ai nostri occhi con estrema (forse anche troppa) semplicità. Godibile e accattivante, anche se parecchio furbetto. Oscar a uno strepitoso Christopher Plummer come miglior attore non protagonista. Presentato al Toronto Film Festival.