Tifosi
Durata
120
Formato
Regista
Quattro episodi ambientati nel mondo del calcio. Il ladruncolo Gennaro (Nino D'Angelo), sfegatato tifoso del Napoli, si trova a derubare inconsapevolmente il suo idolo Maradona. Il milanista Silvio Galliani (Massimo Boldi) vince al Totocalcio ma viene messo nei guai da due ultras giallorossi (Maurizio Mattioli e Angelo Bernabucci). Il laziale Cesare (Christian De Sica) litiga con il futuro consuocero interista (Enzo Iacchetti) e l'intemperante juventino “Zebrone” (Diego Abatantuono), bandito dagli stadi, si intrufola in un appartamento adiacente allo stadio per seguire Parma-Juve.
Solito giochino a episodi diretto da Neri Parenti in cui ogni protagonista interpreta uno stereotipo macchiettistico: a fare da fil rouge questa volta è il mondo dei tifosi nelle sue varie sfumature. Si ride poco, nonostante la new entry di Enzo Iacchetti, mentre Boldi e De Sica rifanno se stessi e Abatantuono varia sul tema del tifoso sfegatato già rappresentato in Eccezzziunale… veramente (1982). Gli appassionati di calcio potranno divertirsi a scovare i tanti riferimenti interni (ad esempio il nome del personaggio di Boldi è un omaggio ai vertici del Milan, Silvio Berlusconi e Adriano Galliani). L'episodio di Boldi, peraltro, è quasi identico a quello che vede l'attore protagonista in Fratelli d'Italia (1989): è evidente che la squadra di Parenti non ha più niente da dire.
Solito giochino a episodi diretto da Neri Parenti in cui ogni protagonista interpreta uno stereotipo macchiettistico: a fare da fil rouge questa volta è il mondo dei tifosi nelle sue varie sfumature. Si ride poco, nonostante la new entry di Enzo Iacchetti, mentre Boldi e De Sica rifanno se stessi e Abatantuono varia sul tema del tifoso sfegatato già rappresentato in Eccezzziunale… veramente (1982). Gli appassionati di calcio potranno divertirsi a scovare i tanti riferimenti interni (ad esempio il nome del personaggio di Boldi è un omaggio ai vertici del Milan, Silvio Berlusconi e Adriano Galliani). L'episodio di Boldi, peraltro, è quasi identico a quello che vede l'attore protagonista in Fratelli d'Italia (1989): è evidente che la squadra di Parenti non ha più niente da dire.