
Totò a Parigi
Durata
110
Formato
Regista
Il marchese Gastone De Chemantel (Totò) ordina ai suoi scagnozzi di rapire un suo perfetto sosia (un vagabondo sulle rive del Tevere), per condurlo a Parigi. Il piano è di fargli credere di essere il marchese per poi ucciderlo e intascare l'assicurazione. Ma le cose andranno diversamente.
I risultati di questa ennesima riproposizione del meccanismo comico del "sosia" sono abbastanza deboli e sanno troppo di già visto. Gli unici momenti di luce li garantisce Totò, specialmente quando è libero di uscire dai ristretti schemi narrativi e dare sfogo più liberamente alla sua anarchia (ne è un esempio la sequenza al museo delle cere). Nel ruolo del marchese, l'attore è doppiato da Emilio Cigoli e in entrambe le vesti appare con la sua vera (scarna) capigliatura, mentre al cinema gli veniva spesso affibbiata una parrucca.
I risultati di questa ennesima riproposizione del meccanismo comico del "sosia" sono abbastanza deboli e sanno troppo di già visto. Gli unici momenti di luce li garantisce Totò, specialmente quando è libero di uscire dai ristretti schemi narrativi e dare sfogo più liberamente alla sua anarchia (ne è un esempio la sequenza al museo delle cere). Nel ruolo del marchese, l'attore è doppiato da Emilio Cigoli e in entrambe le vesti appare con la sua vera (scarna) capigliatura, mentre al cinema gli veniva spesso affibbiata una parrucca.