Butterfly Kiss – Il bacio della farfalla
Butterfly Kiss
Durata
88
Formato
Regista
La folle, squilibrata e autolesionista Eunice (Amanda Plummer) percorre senza meta le strada provinciali dell'Inghilterra in cerca di una fantomatica Judith, l'unica donna che affermi di aver mai amato; la dimessa e opaca Miriam (Saskia Reeves) lavora presso una stazione di servizio e accudisce la madre malata. Il loro incontro stravolgerà le rispettive esistenze.
Amaro e morboso dramma on the road giocato su un bizzarro dualismo tra le due protagoniste: da un lato la deviata, morbosa e pericolosa Eunice, interpretata da un'allucinata Amanda Plummer, imprevedibile assassina ma incredibilmente vitale; dall'altro la dolce e remissiva Miriam, innamorata della controparte e disposta a seguirne il folle percorso autodistruttivo, sino a un'inevitabile, quanto sorprendente, tragico epilogo. Pellicola dallo stile asciutto e dal taglio realistico, che si prende non pochi rischi nel tratteggiare un viaggio fisico ed esistenziale destinato alla rovina, in un'ambientazione grigia e decadente fatta di ambienti suburbani, parcheggi, stanze di motel e destinato a consumarsi sulle rive di un mare cupo e inquietante. Una sorta di rivisitazione deviata e sadica di Thelma & Louise (1991) di Ridley Scott, senza il medesimo impatto drammatico ed emozionale, ma degna di essere considerata un discreto esperimento, imperfetto (alcune dinamiche narrative sanno troppo di già visto) ma appassionante. Sceneggiatura di Frank Cottrell Boyce, colonna sonora di John Harle.
Amaro e morboso dramma on the road giocato su un bizzarro dualismo tra le due protagoniste: da un lato la deviata, morbosa e pericolosa Eunice, interpretata da un'allucinata Amanda Plummer, imprevedibile assassina ma incredibilmente vitale; dall'altro la dolce e remissiva Miriam, innamorata della controparte e disposta a seguirne il folle percorso autodistruttivo, sino a un'inevitabile, quanto sorprendente, tragico epilogo. Pellicola dallo stile asciutto e dal taglio realistico, che si prende non pochi rischi nel tratteggiare un viaggio fisico ed esistenziale destinato alla rovina, in un'ambientazione grigia e decadente fatta di ambienti suburbani, parcheggi, stanze di motel e destinato a consumarsi sulle rive di un mare cupo e inquietante. Una sorta di rivisitazione deviata e sadica di Thelma & Louise (1991) di Ridley Scott, senza il medesimo impatto drammatico ed emozionale, ma degna di essere considerata un discreto esperimento, imperfetto (alcune dinamiche narrative sanno troppo di già visto) ma appassionante. Sceneggiatura di Frank Cottrell Boyce, colonna sonora di John Harle.