Simon (Stanislas Merhar) e Ariane (Sylvie Testud) stanno insieme, ma hanno bisogni completamente diversi. Lei cerca la libertà, mentre lui è ossessionato dal controllare ogni sua mossa. Inizierà a spiarla, manipolarla, fantasticare su una possibile relazione lesbica tra Ariane e un'altra ragazza. Ma le cose finiranno per precipitare.

Ispirato al sesto volume della Recherche di Marcel Proust, La prisonnière, un film di non semplice lettura, stuzzicante e morboso ma anche stucchevole nella sua messinscena statica e piuttosto autocompiaciuta. Le riflessioni di Proust trovano un buon riscontro sullo schermo nella rappresentazione del tema del possesso e del sentimento, ma complessivamente rischiano di essere un po' superficializzate da due attori inadeguati alla parte, che finiscono presto per irritare. Ambizioni alte, resa così così: qualcosa di positivo si può riscontrare, ma bisogna avere molta pazienza per poterlo scovare.
Lascia un tuo commento

Dello stesso regista

Potrebbero interessarti anche

Corsi

Sei un appassionato di cinema?
Non perderti i nostri corsi lorem ipsum dolor


Sei un’azienda, un museo o una scuola?
Abbiamo studiato per te lorem ipsum dolor

Con il tuo account puoi:

Votare i tuoi film preferiti

Commentare i film

Proporre una recensione

Acquistare i nostri corsi

Guardare i webinar gratuiti

Personalizzare la tua navigazione

Filtri - Cerca un Film

Attori
Registi
Genere
Paese
Anno
Cancella
Applica