Un divano a New York
Un divan à New-York
Durata
100
Formato
Regista
Psicanalista newyorkese di successo, Henry (William Hurt) decide di andare a vivere a Parigi, scambiando il suo lussuoso appartamento di Manhattan con quello, ben più misero, di una ragazza francese (Juliette Binoche). Ma l'arrivo nella Grande Mela di quest'ultima, causerà imprevisti che Henry non avrebbe mai potuto immaginare.
È indubbiamente curioso, vedere una regista intellettuale e complessa come Chantal Akerman (Jeanne Dielman, 23 Quai du commerce, 1080 Bruxelles del 1975) ridursi a dirigere una commedia sentimentale come questa, tanto fiacca quanto prevedibile. Delle coraggiose scelte stilistiche a cui la regista belga ci ha abituato, non rimane sostanzialmente nulla: la messinscena è scolastica, mai autoriale e anche i personaggi sono scritti in maniera stereotipata. Un film dimenticabile e innocuo, anche per le insipide performance dei due protagonisti.
È indubbiamente curioso, vedere una regista intellettuale e complessa come Chantal Akerman (Jeanne Dielman, 23 Quai du commerce, 1080 Bruxelles del 1975) ridursi a dirigere una commedia sentimentale come questa, tanto fiacca quanto prevedibile. Delle coraggiose scelte stilistiche a cui la regista belga ci ha abituato, non rimane sostanzialmente nulla: la messinscena è scolastica, mai autoriale e anche i personaggi sono scritti in maniera stereotipata. Un film dimenticabile e innocuo, anche per le insipide performance dei due protagonisti.