
Caramel
Sukkar banat
Durata
95
Formato
Regista
In un salone di bellezza libanese, estetiste e clienti si confrontano e sviscerano i propri problemi quotidiani: dalle incomprensioni con i mariti alla paura di invecchiare, fino al vacillare dell'identità sessuale.
Frizzante esordio alla regia di Nadine Labaki, anche protagonista, Caramel è un vibrante ritratto delle (multi)sfaccettature della femminilità odierna. Il Libano non è che uno sfondo che, con i debiti aggiustamenti, potrebbe diventare New York o Milano e questo è uno dei punti di forza di un film che si tiene lontana dalla retorica da questione mediorientale e diventa parola vivace nella sua universalità. Alternando sapientemente commedia e dramma, la regista restituisce un quadro realistico virato nei caldi colori di una fotografia che riproduce fedelmente le atmosfere esotiche e speziate che rappresenta. Certo, non si tratterà di una sceneggiatura inedita e forse, a tratti, può sembrare un po' troppo studiata a tavolino, ma ogni tanto è bello lasciare spazio alle donne e relegare i maschi ai margini, spettatori increduli e attoniti di rinascite e metamorfosi femminili. Presentato nella Quinzaine des Réalisateurs al 60º Festival di Cannes.
Frizzante esordio alla regia di Nadine Labaki, anche protagonista, Caramel è un vibrante ritratto delle (multi)sfaccettature della femminilità odierna. Il Libano non è che uno sfondo che, con i debiti aggiustamenti, potrebbe diventare New York o Milano e questo è uno dei punti di forza di un film che si tiene lontana dalla retorica da questione mediorientale e diventa parola vivace nella sua universalità. Alternando sapientemente commedia e dramma, la regista restituisce un quadro realistico virato nei caldi colori di una fotografia che riproduce fedelmente le atmosfere esotiche e speziate che rappresenta. Certo, non si tratterà di una sceneggiatura inedita e forse, a tratti, può sembrare un po' troppo studiata a tavolino, ma ogni tanto è bello lasciare spazio alle donne e relegare i maschi ai margini, spettatori increduli e attoniti di rinascite e metamorfosi femminili. Presentato nella Quinzaine des Réalisateurs al 60º Festival di Cannes.