Nel 1991, il bosniaco Divko (Miki Manojlovic) torna nel suo villaggio natale dopo un esilio ventennale in Germania, con una nuova compagna e col desiderio di rivalsa, personale e politica. La piccola comunità mostra però i primi sintomi dell'imminente conflitto e la tranquillità del ritorno a casa sognata dall'uomo rimane un'illusione.

Danis Tanovic abbandona i campi di battaglia, ma continua a parlare di guerra, affrontando il periodo che precede lo scoppio del conflitto e ragionando sugli effetti della Storia sul privato e sul quotidiano. Il ritratto di una comunità in cui i rapporti vengono irrimediabilmente lesi dal contesto sempre più bollente, e da un passato troppo lungo per essere metabolizzato, è ben tratteggiato nella prima parte, anche grazie alla giusta dose di lieve umorismo e a un bozzettismo funzionale. Efficace il climax con cui viene resa l'influenza del contesto politico, prima ombra quasi sfuggente, poi sempre più evidente. Decisamente più debole è la risoluzione dei legami affettivi e sentimentali, che macchia l'impatto complessivo del film, nonostante il discreto lieto fine, amaramente favolistico. Tanovic conferma così di essere un regista, per così dire, più a suo agio nella descrizione che nella narrazione. Conclude quella che può essere considerata una trilogia sulla guerra, raccontando il “prima”, dopo il “durante” di No Man's Land (2001) e i postumi di Triage (2009). Ottima prova di Miki Manojlovic.
Lascia un tuo commento

Dello stesso regista

Potrebbero interessarti anche

Corsi

Sei un appassionato di cinema?
Non perderti i nostri corsi lorem ipsum dolor


Sei un’azienda, un museo o una scuola?
Abbiamo studiato per te lorem ipsum dolor

Con il tuo account puoi:

Votare i tuoi film preferiti

Commentare i film

Proporre una recensione

Acquistare i nostri corsi

Guardare i webinar gratuiti

Personalizzare la tua navigazione

Filtri - Cerca un Film

Attori
Registi
Genere
Paese
Anno
Cancella
Applica